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13/12/2018 - DECRETO SICUREZZA IN GAZZETTA UFFICIALE: ARGOMENTI TRATTATI

Il c.d. decreto sicurezza, che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 281 del 3 dicembre 2018 ed è entrato in vigore il 4 dicembre, reca disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale dello straniero e immigrazione, sicurezza pubblica, funzionalità del Ministero dell'interno e organizzazione e funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Gli argomenti che il decreto tratta sono molti, tra i principali ci sono: la Protezione umanitaria e immigrazione irregolare, in merito al quale il decreto sostituisce il permesso di soggiorno per motivi umanitari, con permessi di soggiorno "speciali" che possono essere rilasciati in caso di condizioni di salute di eccezionale gravità, situazioni contingenti di calamità nel Paese di origine, atti di particolare valore civile, oltre ai casi già previsti dal testo unico sull'immigrazione. Poi la Protezione internazionale, alcune disposizioni riguardano aspetti della disciplina della protezione internazionale dello straniero. Un primo gruppo di misure concerne i richiedenti asilo e incidono sulle procedure per la concessione o il diniego della protezione internazionale. Un secondo gruppo di misure riguardano coloro ai quali è già stato riconosciuto lo status di rifugiato. Un terzo gruppo di disposizioni coinvolge l'accoglienza dei migranti, il cui sistema di accoglienza viene complessivamente ristrutturato. In merito alla Cittadinanza, il decreto prevede la revoca della cittadinanza, acquisita per matrimonio o naturalizzazione o concessa allo straniero nato e residente in Italia fino alla maggiore età, in caso di condanna definitiva per reati di terrorismo ed eversione. Per la Sicurezza urbana, il decreto interviene sul tema introducendo disposizioni di natura penale, come ad esempio l'inserimento nel codice penale dell'articolo 669-bis, relativo all'esercizio molesto dell'accattonaggio, che viene punito con l'arresto da tre a sei mesi e con l'ammenda da euro 3.000 a euro 6.000. Per la Sicurezza pubblica, il decreto-legge dispone una serie di disposizioni di diversa natura finalizzate al miglioramento della sicurezza pubblica. Infine, con riferimento alla Funzionalità del Ministero dell'interno, un gruppo di disposizioni del DL 113/2018 interviene con misure volte ad assicurare la funzionalità del Ministero dell'interno sotto diversi profili.