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26/04/2018 - CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ, ESAURITI I 30 MILIONI DEL 2017

Le numerose problematiche sorte in seguito della crisi economica che ha colpito numerosi Paesi, tra cui l’Italia continuano purtroppo incidere in maniera consistente sulla realtà economica delle aziende nostrane e, in generale, sul tessuto economico italiano a ogni livello. Come detto molte volte, diventano di vitale importanza determinati strumenti utilizzati proprio al fine di venire in soccorso di lavoratori e imprese, come ad esempio gli sgravi fiscale o le agevolazioni di qualsiasi natura ideate e poste in essere dallo Stato. Sicuramente interessante, a nostro avviso, è la possibilità concessa alle aziende di usufruire dei cosiddetti contratti di solidarietà difensivi: si tratta di particolari accordi in conseguenza dei quali si provvede alla riduzione dell’orario di lavoro, allo scopo di mantenere l’occupazione in caso di crisi aziendale e quindi evitare la riduzione del personale, e per favorire nuove assunzioni attraverso una contestuale e programmata riduzione dell’orario di lavoro e della retribuzione. Per quel che concerne la situazione attuale, è arrivata la comunicazione del Ministero del Lavoro che informa come le risorse stanziate per l’anno 2017 siano state completamente impegnate: tali risorse sul Fondo Sociale per Occupazione e Formazione ammontavano a 30 milioni di euro. Ad ogni modo, sarà comunque possibile provvedere alla presentazione di un’istanza a valere sui fondi del 2018 nel periodo compreso fra il 30 novembre e il 18 dicembre dell’anno in corso. Il Ministero aggiunge ancora che le istanze non collocate in posizione utile entro il limite di spesa annuo, vale a dire 30 milioni di euro, non saranno istruite, fatta salva la possibilità di successiva istruttoria delle stesse al determinarsi di eventuali risorse residue, la cui quantificazione è già stata richiesta all’INPS. Le aziende che ad oggi non hanno ricevuto l'autorizzazione non vedranno quindi accolta la domanda. Resta inteso che il Ministero del Lavoro è comunque tenuto a pubblicare l'elenco delle aziende autorizzate e anche quello delle imprese eventualmente ammesse in base alle risorse residue.