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24/04/2018 - IRPEF, DIFFERENZE IMPORTANTI FRA LE DIVERSE REGIONI

Il peso di tasse e imposte sui contribuenti nel nostro Paese non è uguale per tutti, e ciò per diverse ragioni: le differenze sono sì riconducibili a quanto guadagna ognuno di noi, ad esempio, e quando si parla delle necessità di rendere il sistema fiscale il più equo possibile ci si riferisce alla necessità di far sì che ogni cittadino possa contribuire serenamente al finanziamento dello Stato, versando quanto nelle proprie possibilità e quanto è giusto. Le differenze però riguardano anche il peso diverso che ha l’addizionale Irpef a livello regionale: analizzando i dati degli ultimi anni, infatti, tali differenze sono alquanto sostanziali. Tenendo conto infatti delle dichiarazioni dei redditi e dei modelli CUD per l’anno d’imposta 2016, e quindi presentati nel 2017, emerge che, sulla scorta di aliquote e scaglioni deliberati da ciascuna Regione, l’Irpef grava sui contribuenti laziali in misura maggiore rispetto ai contribuenti delle altre regioni italiane. Con 36 mila euro di reddito, infatti, l’addizionale regionale nel Lazio è di 849 euro; a ruota, troviamo i 789 euro del Molise, i 740 euro del Piemonte e i 731 euro della Campania. Decisamente meno pesante l’Irpef per i contribuenti sardi e nelle regione del Nord Est. È interessante notare altresì come le addizionali regionali e comunali pesano per circa il 10% sul prelievo complessivamente esercitato sui redditi delle persone fisiche soggetti a IRPEF: 156 i miliardi di Irpef dovuta, 12 quelli dovuti per l'addizionale regionale, 4,8 quelli per l'addizionale comunale. Un’incidenza, però, che supera il 17% in riferimento alla fascia di contribuenti che dichiarano meno di 20.000 euro di reddito complessivo, mentre scende al 7% per quelli che ne dichiarano più di 100.000, in ragione della minore progressività delle addizionali rispetto all'imposta nazionale.