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13/02/2018 - MISE: BONUS RICERCA NON SEMPRE APPLICABILE

Molto spesso vengono salutate con viva soddisfazione tutte quelle iniziative volte a incoraggiare concetti come sviluppo, progresso, ricerca; in particolar modo, nell’universo dei conti pubblici e con particolare riferimento a quel mondo chiamato Fisco, tali iniziative miranti a favorire e a sostenere economicamente i successi del sapere si concretizzano mediante i cosiddetti “bonus” o incentivi. Si tratta di norma di benefici e agevolazioni che consentono di alleggerire il peso, spesso molto gravoso, di spese e investimenti. Non è però nota una differenza molti importante fra i diversi progetti, differenza che diventa fondamentale nel capire quali siano i criteri utilizzati nel concedere o meno tali bonus a chi ne fa richiesta. A tal proposito interviene a far chiarezza il Ministero dello Sviluppo Economico, mediante una apposita circolare, il cui riferimento è il n. 59990 del 9 febbraio 2018. In sostanza, il Mise afferma che l'attività di sviluppo di un software può beneficiare dei contributi alla ricerca e sviluppo solo quando lo scopo della ricerca è la risoluzione di un problema scientifico o tecnologico su base sistematica. Invece, l'utilizzo di un software per creare una nuova applicazione o per un nuovo scopo non costituisce, di per sé, un'attività che possa beneficiare di incentivo. In più, viene esclusa dalle attività di ricerca finanziabili anche la “customizzazione” (ossia la personalizzazione) di prodotti per un particolare utilizzo. I software agevolabili riconducibili al credito d’imposta per la ricerca e lo sviluppo hanno come riferimento sempre l’art. 1, comma 35, della Legge n. 190 datata 23 dicembre 2014. L'attività da agevolare deve prevedere un apprezzabile o significativo elemento di novità per il mercato, la cui realizzazione non dovrà derivare dalla semplice utilizzazione dello stato delle conoscenze e delle tecnologie già disponibili. Un progetto per lo sviluppo di un software può venire classificato come R&S, quando la sua esecuzione dipendere da un progresso scientifico e/o tecnologico e lo scopo del progetto è la risoluzione di un problema scientifico o tecnologico su base sistematica. In questo senso, un progetto che ha per oggetto il potenziamento, l'arricchimento o la modifica di un programma o di un sistema esistente può essere classificato come R&S se produce un avanzamento, che si traduce in un aumento dello stock di conoscenza. La circolare precisa, inoltre, che l'uso del software per una nuova applicazione o per un nuovo scopo non costituisce di per sé un avanzamento delle conoscenze.