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24/05/2016 - MUTUI: IN CASO DI INADEMPIMENTO IL BENE PASSA ALLA BANCA

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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 117 del 20 maggio 2016, il decreto legislativo n. 72/2016, che riforma la disciplina dei contratti di credito ai consumatori relativi a immobili residenziali. E così partono dal 1° luglio 2016 i contratti di mutui con il «patto marciano»: se non si pagano le rate la casa passa alla banca. Si fa presente che, affinché la disposizione entri pienamente in vigore bisognerà attendere i provvedimenti attuativi, per cui l'operatività scatterà dal prossimo anno. La riforma interviene su più punti, sia nella fase precontrattuale sia nella fase critica dell'inadempimento. La parte più innovativa è una clausola con la quale l'Istituto di credito e il consumatore possono pattuire una speciale modalità di definizione della pendenza in caso di mancato pagamento delle rate da parte del cliente. Il debitore che non può restituire le somme dovute può liberarsi trasferendo il bene alla banca. Quindi il contratto non può prevedere che la casa ipotecata passi in proprietà della banca se il debitore è inadempiente. In particolare il consumatore e la banca pattuiscono che al momento dell'inadempimento, il trasferimento dell'immobile o il ricavato dalla vendita comporta l'estinzione dell'intero debito, anche se il valore del bene o il prezzo incassato è inferiore al valore del debito residuo. Se, invece, accade che il valore o il prezzo ricavato sono più alti del debito, il debitore ha diritto all'eccedenza. La norma prevede un obbligo di correttezza a carico della banca, che deve cercare di spuntare il miglior prezzo possibile. Inoltre la banca non può subordinare la concessione del mutuo alla sottoscrizione della clausola, e il consumatore ha diritto all'assistenza gratuita di un consulente per valutare la convenienza.