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04/12/2017 - L’INCREMENTO DELLE ALIQUOTE REGIONALI IRPEF È LEGITTIMO

“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”: questo il contenuto dell’articolo 53 della nostra Costituzione, che ha il compito importantissimo di sancire un principio di grande rilevanza, ossia quello della capacità contributiva. Ed è a questo principio che la Commissione tributaria provinciale di Campobasso si è appellata nell’invocare la questione di legittimità in merito al meccanismo che ha incrementato d'ufficio le aliquote Irap (+0,15 punti percentuali) e addizionale Irpef (+0,30 punti percentuali) nelle regioni che avevano mancato il raggiungimento degli obiettivi del piano di rientro, con conseguente determinazione di un rosso nei conti della sanità, in quanto l'aggravio impositivo non era connesso al maggior reddito dei cittadini, bensì al bisogno di ripianare disavanzi dovuti a cattiva amministrazione. I giudici hanno però espresso un parere in contraddizione con quanto fatto rilevare dalla Ctp di Campobasso, poiché hanno dichiarato che l’aumento automatico dell’addizionale Irpef nelle regioni in deficit sanitario non può essere considerato illegittimo: l’incremento dell’aliquota, infatti, rientra nella piena discrezionalità del legislatore, fermo restano i limiti rappresentati dall’irrazionalità delle scelte e dalla non arbitrarietà delle medesime. Lo strumento attraverso il quale si è provveduto ad esplicitare tale principio è la sentenza n. 243 del 24 novembre 2017, emessa dalla Corte Costituzionale, che ha dichiarato manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 2, comma 86, legge n. 191/2009, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2010)", e dell’art. 6, comma 10, D.Lgs. n. 68/2011, recante "Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario", sollevata dalla Commissione tributaria provinciale di Campobasso.