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22/06/2017 - ENTRATE: I RIMBORSI TELEFONICI AI DIPENDENTI VANNO TASSATI

L’Agenzia delle Entrate si è espressa in merito ad un tema molto particolare che coinvolge imprese e dipendenti per quel che concerne l’utilizzo dei numeri telefonici aziendali e i relativi rimborsi. L’intervento delle Entrate prende spunto dal caso di un’azienda specifica, operante nel settore finanziario, che aveva chiesto chiarimenti sul modo corretto di inquadrare i rimborsi a beneficio dei propri dipendenti riguardo l’uso del telefono limitatamente ai fini aziendali. Il punto di vista espresso dalla società, però, non collima con quello espresso dall’Agenzia, che di fatto smentisce l’ipotesi avanzata dall’azienda richiedente informazioni. Andando più nel dettaglio della questione, l’impresa aveva pensato di far acquistare ai propri dipendenti i cellulari necessari, rimborsando poi ad ogni singolo lavoratore forfettariamente il 50% del traffico telefonico sostenuto: tale proposta era stata motivata con le difficoltà relative al poter ricostruire con esattezza il volume di traffico dedicato esclusivamente a finalità aziendali, anche tenendo conto della grande diversità del mercato telefonico, in particolare dei piani tariffari attualmente esistenti. L’Agenzia delle Entrate ha però affermato che tale tipologia di rimborso spese costituisce a tutti gli effetti un reddito di lavoro dipendente e che, in quanto tale, è soggetto a tassazione ordinaria, secondo le disposizioni contenute nel Tuir, il Testo unico delle imposte sui redditi, all’articolo 1, Capo IV, comma 51 (d.p.r. n. 917 del 22 dicembre 1986).