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23/12/2025 - STIPENDI, IN ARRIVO AUMENTI FINO 640 EURO CON IL NUOVO TAGLIO IRPEF

La Legge di Bilancio 2026 porta in busta paga un pacchetto di novità fiscali che combina riduzione IRPEF e ben tre diverse flat tax per i lavoratori dipendenti del settore privato. Dal 1° gennaio 2026 variano le regole per aumenti contrattuali, premi di produttività, straordinari e lavoro notturno e/o festivo. Momentaneamente, la riduzione in oggetto produrrebbe vantaggi economici fino a circa 440 euro annui. Ciò nonostante, il governo sta valutando un ulteriore potenziamento, che potrebbe portare a un allargamento della platea dei beneficiari e, di conseguenza, all'incremento della soglia dei risparmi fiscali di circa 200 euro. Infatti, l'ipotesi è quella di estendere il taglio Irpef fino a 60 mila euro di reddito, al fine di completare una ulteriore tappa nel percorso di riduzione graduale delle imposte. Il beneficio ulteriore, corrispondente a circa 640 euro in totale, potrebbe potenzialmente conservarsi anche per redditi molto alti, entro i 200 mila euro lordi annui.  La Legge di Bilancio 2026 conferma la riduzione dell’aliquota IRPEF dal 35% al 33% per il secondo scaglione di reddito, quello compreso tra 28.000 e 50.000 euro. Tale modifica, che diventa strutturale dal 1° gennaio 2026, interessa circa 13,6 milioni di contribuenti, di cui oltre 8 milioni sono lavoratori dipendenti. Il risparmio dipende dal reddito complessivo: Reddito 30.000 euro, il risparmio è di circa 40 euro annui (solo 2.000 euro ricadono nel secondo scaglione); Reddito 35.000 euro, il risparmio è di circa 140 euro annui; Reddito 40.000 euro il risparmio è di circa 240 euro annui; Reddito 50.000 euro, il risparmio massimo è di 440 euro annui. Per i redditi superiori a 200.000 euro, il beneficio viene completamente azzerato attraverso una riduzione delle detrazioni pari a 440 euro, sterilizzando in tal modo il vantaggio. Per i lavoratori dipendenti, l’applicazione è automatica da gennaio 2026. I datori di lavoro aggiorneranno i software di gestione paghe per applicare le nuove aliquote già sulle retribuzioni del primo mese. Il beneficio si distribuisce in dodici mensilità, parliamo di cifre che vanno da 3 a 37 euro al mese a seconda del reddito. Una delle misure più interessanti per i lavoratori con redditi medio-bassi è l’introduzione di un’imposta sostitutiva del 5% sugli incrementi retributivi derivanti dai rinnovi dei contratti collettivi nazionali. Per beneficiare della flat tax al 5% devono essere soddisfatti tutti i seguenti requisiti: Lavoratore dipendente del settore privato; Reddito da lavoro dipendente non superiore a 28.000 euro; Aumento derivante da rinnovi CCNL firmati nel 2025 o 2026; Incremento erogato nel corso del 2026. La platea possibile è stimata in 3,33 milioni di lavoratori, con un beneficio medio di circa 142 euro annui. L'appena citata misura è prevista solo per il 2026. Gli aumenti erogati dal 2027 in poi saranno tassati secondo le aliquote IRPEF ordinarie, salvo proroghe future. La Manovra 2026 introduce una variazione sostanziale per i premi di risultato: l’imposta sostitutiva scende dall’attuale 5% all’1%, portando la tassazione su questi compensi a un livello quasi simbolico. Le caratteristiche dell’agevolazione sono le seguenti: Aliquota al 1% (invece dell’attuale 5%); Tetto massimo agevolabile, 5.000 euro (contro i precedenti 3.000 euro); Limite di reddito, 80.000 euro annui; Durata biennale, 2026 e 2027; Platea, circa 4,7 milioni di lavoratori. I premi devono rispettare le condizioni stabilite dalla normativa vigente: Erogazione in base a contratti collettivi di secondo livello (aziendali o territoriali); Legati a incrementi misurabili di produttività, redditività, qualità; efficienza, innovazione. La Legge di Bilancio 2026 introduce una ulteriore flat tax, questa volta applicabile a: Lavoro straordinario; Lavoro notturno; Lavoro festivo; Indennità di turno. L’aliquota è pari al 15%, al posto dell’IRPEF ordinaria e viene applicata in modo automatico sulle specifiche voci retributive senza nessun limite di importo massimo. Il risparmio è particolarmente significativo per chi: lavora abitualmente su turni notturni (es. infermieri, operatori industriali); effettua frequenti straordinari; lavora regolarmente nei festivi (es. settore commercio, ristorazione); ha un reddito che lo colloca negli scaglioni IRPEF più alti. Sembra ormai quasi certo che troverà posto in manovra anche il taglio IRPEF. Sarà previsto un taglio dell’Irpef, l’aliquota del secondo scaglione scenderà dal 35% al 33%. La riduzione riguarderà i redditi compresi tra 28mila e 50mila euro. Chi guadagna circa 30mila euro lordi all’anno avrà un vantaggio fiscale minimo, ovvero di circa 40 euro, mentre per redditi di 35mila il beneficio sarà di circa 140 euro annui, per poi salire a 240 euro con 40mila euro di reddito e a un massimo di 440 euro per chi ha redditi di 50mila euro.