20/12/2025 - MANOVRA 2026, CONTO ALLA ROVESCIA
"Come sempre, gli ultimissimi giorni dell'anno rappresentano una fase cruciale per definire il programma di base dei prossimi 12 mesi - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e per stabilire impegni, priorità, obiettivi e interventi che riguardano il nostro Paese nel breve e medio periodo, gettando anche le fondamenta per altre operazioni di lungo periodo. Come da tradizione, i lavori, il confronto e le discussioni iniziati da qualche mese e preannunciati già da tempo sono al vaglio delle varie forze politiche in campo: non mancano i punti di contatto così come, ovviamente, quelli di polemica e disaccordo, fino a quando si arriverà a decisioni definitive e questo lungo iter sfocierà nella Legge di Bilancio. Seguiranno poi correttivi e completamenti nel corso del 2026 - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - ma sarà molto importante capire in che modo si proverà a raggiungere obiettivi di estrema importanza in un momento storico generale di certo non facile".
Anche il 2025 si appresta a chiudere i battenti con lunghe, faticose e complesse giornate di confronti, anche infuocati, su diversi temi tra quelli inseriti nella Manovra di fine anno. Stabilire ora con certezza se le misure previste avranno o meno il successo sperato, se siano idonee per raggiungere gli obiettivi prefissati, se verranno accolte con soddisfazione da Bruxelles, se saranno in grado di rilanciare l'economia e di migliorare il benessere generale dei cittadini, è ovviamente impresa ardua: sarà il tempo a dare risposte più precise e indicazioni più accurate. Di certo c'è che, come accade purtroppo con una certa costanza da anni, è molto complicato riuscire a far quadrare i conti e trovare i fondi per misure che sarebbero fondamentali, in molti casi anche decisamente urgenti. Dalle infrastrutture al sistema pensionistico, dal Fisco alle riforme da attuare in altri settori, dalla Sanità all'Istruzione fino agli incentivi per Imprese e lavoratori, la situazione richiederebbe numerosi interventi di una certa importana che, giocoforza, vanno invece programmati im maniera più modesta e in tempi più lunghi del necessario.
Il consueto iter che vede il Testo passare tra Camera e Senato dovrebbe arrivare alla fase decisiva martedì 30 dicembre, quando con la votazione finale si arriverebbe alla fisiologica conclusione di questo lungo processo di proposte e decisioni. Il voto al Senato è previsto per martedì 23 dicembre, momento in cui la Legge tornerebbe alla Camera dei Deputati: secondo il calendario previsto, il 28 dicembre si dovrebbe arrivare alla Discussione Generale per poi passare il giorno successivo alla questione di fiducia posta dall'Esecutivo.Il 30 dicembre è il giorno stabilito per la votazione finale, con l'approvazione definitiva che ha come dead line il 31 dicembre: in caso contrario, si concretizzerebbe uno scenario che il Governo vorrebbe evitare, ossia l'esercizio provvisiorio. Il valore complessivo della Manovra è fissato in 22 miliardi di euro. Di carne al fuoco ce n'è tanta, con argomenti come il taglio Irpef, la gestione di bonus vecchi e nuovi, le pensioni, la rottamazione, il rapporto con l'Unione Europea e, in generale, con il quadro internazionale generale.
"In questi giorni di inevitabile frenesia ci auguriamo che fino all'ultimo si opererà, sia nel proporre che eventualmente nel contestare eventuali misure e decisioni, sempre e solo nell'interesse del Paese - è quanto afferma l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - perché le critiche costruttive sono sicuramente un bene nel cercare di alzare il livello dell'attività politica in genere. Bisogna ovviamente tenere conto anche della questione dei tempi, rispettando le scadenze e avendo ben chiari gli obiettivi più rilevant. Sarà molto importante avviare un processo di crescita anche utilizzando al meglio i fondi arrivati dal PNRR - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - per provare a entrare in una fase più propositiva e positiva, dove sacrifici e rinunce non siano le uniche prospettive legate al futuro del Paese. Speriamo davvero che le riforme in programma e, in generale, le misure adottate possano fare cambiare marcia alla nostra eocnomia e garantire maggiore benessere ai cittadini".