15/12/2025 - BONUS BOLLETTE 200 EURO
Le famiglie con ISEE fino a 25.000 euro dovranno presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica entro fine anno, per non perdere lo sconto. Con le festività natalizie sempre più vicinei margini di manovra si stanno riducendo drasticamente. Le famiglie italiane che non hanno ancora aggiornato la propria DSU per ottenere l’ISEE 2025 devono muoversi immediatamente se vogliono beneficiare del bonus bollette da 200 euro previsto dal Decreto-legge n. 19/2025. La scadenza definitiva è fissata al 31 dicembre 2025, ma considerando i giorni di chiusura dei centri di assistenza fiscale durante le festività e i tempi tecnici necessari per l’elaborazione delle pratiche, restano pochissimi giorni utili per agire. Il contributo straordinario, introdotto dal Decreto Bollette e convertito in legge in data 30 aprile 2025, rappresenta un aiuto concreto per milioni di famiglie alle prese con bollette energetiche ancora elevate nonostante il calo dei prezzi rispetto al picco dell'anno 2022. L’importo di 200 euro viene applicato direttamente sulla bolletta elettrica come sconto, suddiviso in rate giornaliere che si spalmeranno nell’arco di circa tre mesi a partire dal momento in cui l’INPS valida l’ISEE e trasmette i dati al Sistema Informativo. Il meccanismo in questione prevede un trattamento differente a seconda della fascia ISEE. Per i nuclei familiari con un indicatore non superiore a 9.530 euro, o non superiore a 20.000 euro che abbiano almeno quattro figli a carico, riceveranno il bonus in automatico senza alcun adempimento. Queste famiglie ricevono già il bonus sociale ordinario e il contributo straordinario di 200 euro si aggiunge automaticamente, portando il risparmio complessivo annuo oltre i 500 euro tra bonus elettrico ordinario e contributo extra. La situazione è diversa per chi ha un ISEE compreso tra 9.531 e 25.000 euro. Per questa fascia, che include circa 3 milioni di nuclei familiari prima esclusi da qualsiasi agevolazione sulle bollette, il bonus non è automatico, è infatti indispensabile presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica entro il 31 dicembre 2025 per permettere all'Istituto di calcolare l’ISEE e trasmetterlo al sistema che gestisce le agevolazioni. Senza questo passaggio, nessuno sconto verrà applicato, indipendentemente dal fatto che si rientri. Chi presenta la DSU a dicembre 2025 vedrà probabilmente lo sconto applicato nel primo trimestre del 2026, con possibili slittamenti a seconda dei tempi di elaborazione e dei periodi di punta. Presentarla a gennaio 2026 potrebbe invece comportare ritardi significativi o addirittura la perdita del diritto al contributo, considerando che i termini di erogazione previsti dal decreto potrebbero non coprire attestazioni ISEE troppo tardive. Per la compilazione della DSU si può procedere tramite la modalità online tramite il portale INPS, accessibile con SPID, CIE o CNS, i tempi possono essere leggermente più rapidi grazie alla DSU precompilata, o tramite gli istituti di patronato presenti sul territorio. Una volta che l’ISEE è stato certificato, convalidato e rientra nella soglia dei 25.000 euro, parte un processo automatico. L’INPS trasmette mensilmente al Sistema Informativo l’elenco dei nuclei familiari aventi diritto. Il bonus di 200 euro totali viene suddiviso in rate giornaliere di circa 2,25 euro al giorno, distribuite nell’arco di circa novanta giorni. Lo sconto viene applicato e appare in bolletta nella sezione dedicata ai bonus sociali. Se una bolletta bimestrale copre sessanta giorni, lo sconto sarà di circa 135 euro su quella bolletta specifica, proseguendo poi nelle fatture successive fino a esaurimento dei 200 euro complessivi. Non basta avere un ISEE sotto i 25.000 euro, il contratto di fornitura elettrica deve essere intestato a uno dei componenti del nucleo familiare ISEE, deve avere tariffa per uso domestico e risultare attivo al momento della verifica. Anche le forniture momentaneamente sospese per morosità vengono considerate attive ai fini del bonus. Un errore frequente riguarda le situazioni in affitto, se il contratto di luce è intestato al proprietario di casa e l’inquilino ha un ISEE valido, il bonus non viene riconosciuto perché l’intestatario non fa parte del nucleo familiare dell’inquilino. Altro aspetto da verificare è che nessun altro componente del nucleo familiare stia già beneficiando del bonus sociale sulla stessa tipologia di fornitura. Il sistema applica infatti il vincolo di unicità, un solo bonus per tipologia di utenza per nucleo familiare.