06/12/2025 - PNRR, OK ALL'OTTAVA RATA PER L'ITALIA
"In un momento storico di grande difficoltà per il nostro Paese, legate sia a situazioni strutturali che si trascinano da tanto, troppo tempo, sia a eventi esterni che inevitabilmente influiscono in maniera importante sulla nostra realtà economica e sociale - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - il sostegno dell'Unione Europea continua a essere di fondamentale importanza per affrontare i costi delle riforme da portare necessariamente a compimento e per centrare quegli obiettivi in linea con i traguardi fissati da Bruxelles, obiettivi che poi sono proprio il vero e proprio lasciapassare per l'arrivo dei fondi economici in questione. Riuscire a soddisafre le richieste dell'Europa - ha aggiunto l'Amministratore Unico del Caf Italia - ha una doppia, enorme valenza: permette all'Italia di avviare in maniera concreta e sostanziale il processo di rinnovamento e di crescita non più rinviabile, permettendo allo stesso tempo di allinearci ai dettami europei e di incassare le rate stabilite con il Piano di Riprese e Resilienza, uno strumento rivelatosi forse decisivo per i Paesi dell'Unione dopo il dramma della pandemia".
Altra rata in arrivo per l'Italia: il rapporto fra il nostro Paese e il PNRR, seppur tra tante difficoltà, continua a essere indubbiamente positivo e a rappresentare una delle principlali note positive di un periodo che, dal punto di vista economico e di relazioni internazionali, continua a essere estremamente complicato, anche per via delle ripercussioni dirette e immediate dei conflitti internazionali e di tutto ciò che ne consegue. Quello che accade nel mondo si rifletta in modo importante sull'Unione Europea e di conseguenza sui singoli Stati membri, spesso in difficoltà tra possibili decisioni e strategie di carattere prettamente nazionale e scelte che, giocoforza, devono essere condivise e unitarie all'interno della realtà europea. Una situazione delicata e difficile da gestire che richiede grande tatto e attenzione. E in un quadro complessivo che presenta numerose problematiche, il via libera della Commissione Europea al pagamento dell'ottava rata destinata all'Italia è una boccata di ossigeno di grande valore per il nostro Paese, impegnato su diversi fronti interni per cercare di tenere il passo degli altri Paesi europei intervenendo su diversi settori nevralgici.
Dalla Cultura alla Digitalizzazione, dall'Ambiente al Turismo, passando per la Mobilità sostenibile, sono tanti i capitoli da affrontare. E poi ancora Ricerca e Istruzione, Coesione Sociale e Inclusione, Transizione Energetica e Infrastrutture: affrontare tutti questi temi non è facile ed è sicuramente dispendioso, per cui la gestione delle somme programmate col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e il raggiungimento degli obiettivi prefissati, con le varie tappe stabilite da Bruxelles e riviste insieme al Governo, risultano di grande importanza. L'ottava rata di cui si parla si concretizza in una somma pari a 12,8 miliardi di euro e, restando in tema di numeri e percentuali, porta a oltre 153 miliardi di euro il totale delle risorse di cui ha beneficiato il nostro Paese: si tratta di circa il 79% del totale stabilito, che è fissato in 194,4 miliardi di euro. Si tratta di dati importanti che confermano come l'Italia sia il Paese che ha beneficiato delle somme maggiori nell'ambito del PNRR.
"Sicuramente il via libera incassato qualche giorno fa dal nostro Governo riguardo il pagamento dell'ottava rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è una notizia estremamente positiva e di grande impatto - dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e rappresenta anche motivo di soddisfazione per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, cosa tutt'altro che scontata o di facile attuazione. Non sono mancati i momenti di preoccupazione ma per fortuna si è riusciti a convincere Bruxelles dei reali motivi dietro alla difficoltà di centrare alcuni risultati e dell'opportunità di dirottare le richieste su altri obiettivi parimenti importanti ma più alla portata. Adesso però occorre concentrarsi per completare il percorso europeo - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - e per portare avanti progetti, riforme, iniziative e riforme e far compiere al Paese un balzo in avanti deciso verso la crescita, cosa da fare sempre in armomia e in collaborazione con Bruxelles".