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23/11/2025 - FRODI IVA, LE INIZIATIVE UE PER COMBATTERLE

"La cooperazione - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - oltre che la collaborazione, fra le diverse realtà nazionali in seno all'Unione Europea e non solo, è ormai la modalità di gran lunga più efficace per ottenere risultati su larga scala in diversi ambiti, fra i quali ovviamente è compresa la lotta ai reati fiscali. L'urgenza di mettere insieme tutte le risorse possibili per affrontare la battaglia contro l'illegalità è ormai avvertita come prioritaria a Bruxelles e questo ha indubbiamente permesso di compiere un importantissimo salto di qualità su tale argomento. Così come avviene anche su larga scala all'interno di altri organi sovranazionali, come ad esempio l'OCSE, in Europa si ragiona sempre più come sistema di diversi Paesi interconnessi attraverso lo scambio di buone pratiche e l'utilizzo di modelli e strumenti condivisi. Questo ha fatto sì che si registrassero progressi notevoli - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia -  sia in fase di controllo che nel momento della prevenzione, con inevitabili, considerevoli ricadute positive sui conti pubblici dei diversi Stati".

Parola d'ordine: cooperazione. Questo emerge da una nuova proposta della Commissione Europea, la cui volontà esplicita è dunque focalizzata sul netto rafforzamento dei rapporti fra la Procura Europea, l'Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode e i singoli Stati membri dell'Unione, con l'obiettivo concreto di dare vita a uno strumento che può essere identificato come un grande database fiscale intraeuropeo. Si tratterebbe di una svolta di grande impatto e decisamente ambiziosa, poiché si realizzerebbe un più intenso scambio di informazioni e si faciliterebbe l'accesso ai dati Iva, rendendo molto più forte sia i diversi Stati europei che la stessa UE nel dare battaglia ai fenomeni fraudolenti contro gli interessi finanziari di Bruxelles. In definitiva, quindi, un livello più alto di sicurezza, una maggiore efficacia nel contrasto alle frodi e ai reati fiscali in genere e probabilmente anche un'azione deterrente non di poco conto.

L'accesso immediato ai dati Iva permette una maggiore celerità nell'analisi di ogni singola situazione, consentendo anche azioni di controllo imediato laddove determinate informazioni suggeriscano un approfondimento: le indagini avviate direttamente tramite azioni dell'Unione Europea avranno diunque un peso specifico decisamente maggiore e avverrano in tempi molto più rapidi. Per arrivare a questo, sarà fondamentale l'introduziuone di segnalazioni digitali in diretta in un particolare ambito, ossia il commercio transfrontaliero. Si potrà dunque agire tempestivamente e iniziare le procedure relative al recupero delle somme dovute, applicando le relative sanzioni a carico di chi si macchia del reato di frode. Andando più nello specifico, si stima che le cosiddette frodi carosello, tipiche di quelle del mercato transfrontaliero, pesino in maniera pesante a danno dei contribuenti europei, con una forbice che oscilla fra i 12 e i 33 miliardi di euro all'anno: il dato, di per sè preoccupante, è inoltre solo una parte del più ampio costo legato alle frodi Iva.

"In attesa del parere di altri attori di primo piano, come il Parlamento Europeo, il Consiglio e il Comitato Economico e Sociale - afferma la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - si continua a utilizzare gli strumenti e le risorse a disposizione, sia a livello Europeo che all'interno dei singoli Stati membri per contrastare i reati di natura fiscale. La strada tracciata all'insegna della cooperazione è senza dubbio quella giusta e non ha mancato di dare giù da tempo risultati decisamente confortanti e diffusi su larga scala. Naturalemente si vanno affinando anche le armi e le strategie di chi opera illegalmente e di certo non ha intenzione di fermarsi: tuttavia, la possibilità di agire in maniera sempre più precisa, efficace e tempestiva - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - può davvero fare la differenza e segnare un altro indispensabile punto di svolta nella ricerca costante del rispetto delle norme all'interno dell'Unione Europea, nell'interesse in primis dei cittadini contribuenti".