19/10/2025 - GIOVANI E IMPRENDITORIA, IL CALO NON SI ARRESTA
"Fare impresa nel nostro Paese, si sa, è tutt'altto che agevole - è quanto afferma l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e il mondo del lavoro in genere fatica ancora parecchio a riemergere dopo tanti anni di grande difficoltà. I grandi avvenimenti di portata internazionale che hanno causato grandi cambiamenti in tutti i Paesi sono stato assorbiti in maniera differente dai singoli Stati: alcuni hanno saputo navigare a vista nel mare di problemi degli ultimi due decenni, creando sempre ingiusti presupposti per riemergere al momento opportuno, anche se non Senza fatica. Altri purtroppo non sembrano in grado di trovare le giuste contromisure ad eventi di vasta portata e difficili da prevedere, scoprendosi fragili e non adeguatamente attrezzati. E purtroppo - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - noi non siamo mai stati in grado, in questo insieme di difficoltà, di uscire da uno stato costante di sofferenza, reagendo sempre in apnea e privo di quelle risorse necessarie per voltare pagina. E ilmmondo imprenditoriale riflette impietosamente questo stato di cose".
Come sempre, i freddi numeri sono in grado di fornire un quadro sicuramente parziale e da studiare con attenzione, mettendo però a nudo alcuni inequivocabili dati oggettivi che non vanno valutari con superficialità. E riguardo alla questione del lavoro, con particolare riferimento al mondo dell'imprenditoria, emerge come dal 2011 al 2024 il numero di imprese in Italia è diminuito del 4,2%. Tale dato, di per sé negativo, diventa ancora più tristemente importante se ci si concentra sull'imprenditoria giovanile, ossia su quelle imprese guidate da under 35: in tal caso, infatti, la percentuale nello stesso periodo di riferimento, ossia la forbice di 13 anni che separa il 2011 dal 2024, recita un -30,6%. Se si va a effettuare una stima in termini di perdita del Prodotto Interno Lordo di scopre che le perdite ammontano, nel migliore dei casi, a circa 50 miliardi di euro, ma potrebbero in realtà toccare i 65 miliardi di euro.
Per analizzare al meglio questi dati che illustrano in calo davvero vertiginoso in un lasso di tempo peraltro non particolarmente ampio, ossia meno di tre lustri, bisogna tenere conto anche di un importantissimo indicatore demografico, oss a il calo significatovo del numero di giovani nel nostro Paese, alle pres da tempo con un costante invecchiamento della popolazione. Inoltre bisogna considerare anche il mutato panorama economico e sociale: i giovani entrano più tardi e con maggiore fatica nel mondo del lavoro, gli stipendi sono più basso che in passato e questo incide in maniera importante anche sulla sempre più scarsa propensione al risparmio. Se a questo poi si aggiunge una pressione fiscale oggettivamente incomparabile a quella di 29-39 anni fa, si ha già un quadro abbastanza completo del costante, netto calo dell' imprenditoria giovanile che, in realtà, si è dimostrata pronta al cambiamento, grazie anche a una maggiore familiarità col digitale e con le nuove esigenze del mercato.
"I giovani e le lavoratrici rappresentano ancora, purtroppo, categorie svantaggiate in ambito lavorativo, così come continuano a vivere maggiori difficoltà alcune aree del Paese, come ad esempio le regioni del Mezzogiorno - sono le parole della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e bisogna continuare a lavorare con impegno affinché tante differenze vengano appianate. Via via che si porteranno a termine le riforme in programma bisognerà trovare le soluzioni ideali per incentivare il lavoro giovanile e l'imprenditoria degli under 35. Privarsi dell'appprto delle nuove generazioni, dopraiin un momento così delicato, significherebbe davvero aitosabotarsi e rinunciare a risorse di grandissima attualità e capaci di dare quella spinta decisiva per lasciarsi alle spalle tante difficoltà. Vedremo in che modo il passaggio fra l'snno ancora in corso e il prossimo - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - sarà decisivo sull'immediato futuro del Paese".