28/09/2025 - ASSUNZIONI AGEVOLATE, ALCUNI DATI
"Per provare a rilancirae la propria economia e, in generale, per puntare alla tanto agognata crescita, ogni Paese si ritrova a studiare strategie efficaci in ambito imprenditoriale e occupazionale - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - anche per provare a stare al passo coi tempi e a fronteggiare le nuove sfide di un mercato sempre più globalizzato. Tra l'altro, la situazione attuale è caratterizzata da grandi difficoltà aggiuntive legate a una tensione internazionale generale che preoccupa e che rende incerto anche l'immediato futuro. Il quadro generale è dunque difficile da decifrare ma, nondimeno, occorre comunque proporre e emttere in atto soluzioni in grado di portare a risultati concreti. Per quel che concerne il nostro Paese, incentivi importanti arrivano da provvedimenti di natura fiscale - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - pensati soprattutto per categorie da sempre più in difficoltà e per le quali occorrono interventi mirati. Da questo punto di vista sarà importante capire se i provvedimenti adottati hanno effettivamente inciso e in quale misura".
A raccontare quanto e come abbiano inciso le politiche agevolative in ambito occupazionale pensate e realizzate per le aziende e a beneficio anche dei lavoratori, è lo studio realizzato dall'Inps e racconta una realtà interessante che invita a riflessioni degne di approfondimento. In particolare, oggetto di analisi è il quadro globale nazionale legato alle assunzioni agevolate, analisi ben delineate dai dati raccolti con il "Focus intentivi all'occupazione". Tra i dati più ointeressanti finiti sotto la lente di ingrandimento troviamo quelli che indicano la Lombardia e il Veneto come le regioni che hanno sottoscritto più contratti di apprnedistato nel primo semestre del 2025, con il 16,1% e l'11,8%. Tale dato diventa ancora più interessante se si considera che fa il paio con quello relativo all'attivazione dell'esonero giovani: in tal caso, la Lombardia fa regiistrare il 25,3% dei contratti attivati e il Veneto il 10,1%. I dati in questione descrivono una situazione diversa in riferimento ad altre voci: se si analizza infatti il totale di assunzioni riservate alle lavoratrici, troviamo in cima alla graduatoria la Campania, che ha assunto il 15% delle dponne sfruttando l'agevolazione.
Oltre ai dati che raccontano di come alcune regioni risultino particolarmente virtuose nel modo in cui hanno recepito e utilizzato le iniziative messe in atto, ci sono anche realtà in cui risulta più difficoltoso e più lento tale processo di attivazione delle assunzioni. In particolare, dalla parte opposta della classifica rispetto a Lombardia e Veneto per quel che riguarda le assunzioni con contratto di apprendistato, troviamo due regioni del Mezzogiorno, ossia la Basilicata e la Sardegna, che fanno registrare rispettivamente lo 0,4% e lo 0,9% dei contratti. Anche in questo caso, però, la situazione cambia se si analizzano le altre voci e prendendo in esame l'assunzione di giovani e quella di lavoratrici, troviamo in ultima posizione una regione del nord, ossia la Valle d'Aosta: in tal caso, le regione in questione fa registrare l'attivazione di 0,1% di contratti a donne e dello 0,2% di contratti agevolati per giovani. Ampliano la zona di riferimento, è interessante notare come i contratti di apprendistato e quelli agevolati per i giovani sono stati utilizzati maggiormente al Nord, a differenza di quanto accaduto per l'assunzione di donne, maggiormente utilizzata nelle regioni meridiionale e nelle Isola.
"La riforma fiscale è una delle rfiorme indispensabili che hanno avuto luogo nel nostro Paese - osserva la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e deve ovviamente perfezionarsi nel suo compimento per apportare quei cambiamenti che, si spera, potranno generare tanti benefici in diversi ambiti. Ciò che sta cambiando in generale nel rapporto tra cittadini e Fisco è però anche lo sguardo che lavoratori, aziende e famiglie hanno verso il sistema fiscale: pian piano si sta abbandonando l'idea che il Fisco sia nemico dei contribuenti, severo e arcigno. Un po' alla volta si sta arrivando a vedere un nuovo volto del Fisco che, in effetti, deve continuare a mostrarsi più trasparente ed equo, ma anche in grado di fornire degli strumenti efficaci per incentivare il lavoro e la crescita. Per molte aziende - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - gli incentivi fiscali e le agevolazioni sono strumenti di enorme importanza che risultano spesso decisivi per poter assumere lavoratori che, altrimenti, avrebbero costi insostenibili".