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04/09/2025 - CARTA DEDICATA A TE 2025, REGOLE E ISTRUZIONI

Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), di concerto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha emanato il decreto in data 30 luglio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 186 del 12 agosto 2025, che disciplina l'erogazione del contributo economico di 500 euro per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità a favore dei nuclei familiari in stato di bisogno. La misura, finanziata con 500 milioni di euro per il 2025 più le eventuali economie residue del Fondo alimentare 2024, punta a sostenere le famiglie colpite dal caro vita e a favorire un’equa distribuzione delle risorse sull'intero territorio nazionale. Con il messaggio 2519 di pochi giorni fa l'INPS ha chiarito le indicazioni operative per l’accesso alla misura in oggetto e per la gestione degli elenchi da parte degli operatori abilitati dei Comuni.  Possono beneficiare del contributo i nuclei familiari che risiedono in Italia che, alla data di pubblicazione del decreto, possiedano un ISEE ordinario in corso di validità non superiore a 15.000 euro annui e iscrizione di tutti i componenti nell’Anagrafe comunale della popolazione residente. Sono esclusi i nuclei che includono percettori di: Assegno di inclusione o Reddito di cittadinanza; Carta acquisti o altre misure di sostegno al reddito (nazionali, regionali o comunali);Trattamenti come NASPI, DIS-COLL, indennità di mobilità, CIG, fondi di solidarietà o altre integrazioni salariali. Il contributo è unico per nucleo familiare e ammonta a 500 euro. L’erogazione avverrà tramite carte elettroniche prepagate e ricaricabili Postepay, messe a disposizione da Poste Italiane e consegnate agli aventi diritto a partire da settembre 2025. Le carte saranno operative solo dopo l'accredito e dovranno essere utilizzate per il primo pagamento entro il 16 dicembre 2025, pena la decadenza del beneficio. L’importo dovrà essere interamente speso non oltre il28 febbraio 2026 e potrà essere utilizzato solamente per l’acquisto dei beni alimentari di prima necessità indicati nell’allegato al decreto, con esclusione delle bevande alcoliche. I prodotti ammessi sono: carne, pesce, latte e derivati, uova, oli, pane, pasta, riso, cereali, ortaggi, frutta, legumi, alimenti per l’infanzia, miele, zucchero, caffè, prodotti DOP e IGP. Gli esercizi commerciali che intendono accettare le carte dovranno presentare la relativa domanda e aderire a piani di contenimento dei costi dei beni alimentari, anche tramite sconti per i possessori delle carte. Per concludere, il Ministero promuoverà una campagna di comunicazione nazionale e locale, con il coinvolgimento dei Comuni, per informare i potenziali beneficiari e garantire un’ampia diffusione della misura. L’INPS trasmetterà ai Comuni l’elenco dei beneficiari, stilato secondo  questa priorità: nuclei con almeno tre componenti, di cui uno nato entro il 31 dicembre 2011 (priorità in base all’ISEE più basso); nuclei con almeno tre componenti, di cui uno nato entro il 31 dicembre 2007; nuclei con almeno tre componenti, a parità di condizioni con priorità all’ISEE inferiore. I Comuni potranno assegnare eventuali carte residue anche a nuclei unipersonali in effettivo stato di bisogno. Il numero di carte attribuite a ciascun Comune verrà calcolato per metà in base alla popolazione residente e per metà considerando la distanza del reddito pro capite comunale rispetto alla media nazionale. Le carte sono ritirate dai beneficiari del contributo presso gli uffici postali abilitati al servizio, secondo un criterio di scaglionamento, e non sono fruibili, con decadenza dal beneficio, se non viene effettuato il primo pagamento entro il 16 dicembre 2025. L'INPS chiarisce che il numero massimo di carte  per il 2025 è pari a  1.157.179. Le carte già in uso negli anni precedenti restano valide solo se il beneficiario è riconfermato. Nell’applicativo web messo a disposizione da INPS, gli operatori comunali possono utilizzare diverse funzioni: Beneficiari selezionabili, designazione e motivazione delle esclusioni; Esclusione beneficiario, in caso di assenza requisiti (es. misura incompatibile); Riammissione beneficiari, reintegro in graduatoria se tornano disponibili carte; Verifica comune residenza, per correggere eventuali errori ANPR; Blocca nucleo-trasferito, per beneficiari spostati ad altro Comune senza requisiti; Modifica indirizzo/CAP, aggiornamento dati anagrafici; Consolida liste beneficiari, chiusura definitiva della graduatoria; Sblocca consolidamento, riapertura in caso di necessità, entro i termini; Ricerca beneficiario, funzione rapida per Comuni medio-grandi. Le istruzioni sono disponibili in un manuale nell’applicativo web. Le strutture territoriali INPS daranno priorità massima alle abilitazioni e al supporto tecnico, per consentire ai Comuni di rispettare i tempi di consolidamento.