13/06/2025 - DL IRPEF, OK DAL SENATO
"Ogni cambiamento porta inevitabilmente con sé una scia di discussioni,accompagnate da una buona dose di polemiche e di critiche, e lascia naturalmente incertezze e dubbi - è quanto afferma la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - ma apre anche la strada a nuove prospettive e nuove possibilità, cercando di ancorare l'oggetto del cambiamento ai tempi che cambiano, alle nuove esigenze e, in senso più ampio, alla nuova realtà circostante. Tutto ciò vale, oggi più che mai, per interventi normativi che hanno effetti immediati sulla realtà economica e sociale del Paese, come sta avvenendo per tutte le riforme in atto, a cominciare da quella che riguarda il nostro sistema fiscale. Come è noto a tutti, il Fisco nostrano ha conosciuto una lunghissima fase di immobilismo e non è stato in grado di recepire con il necessario tempismo i grandi cambiamenti che hanno attraversato il Paese e la riforma fiscale invocata per anni non è stata mai portata concretamente a termine. Adesso - aggiunge la Dottoressa Maira Emilda Sergio - finalmente si sta intervenendo in maniera significativa sul tema e attendiamo gli sviluppi di questo processo".
Disposizioni urgenti in materia di acconti IRPEF dovuti per l'anno 2025: questo il tema esplicito trattato dal Decreto Legge n. 55 del 23 aprile 2025. Tale importante provvedimento normativo è al centro di quanto avvenuto in data 11 giugno 2025, quando il Senato ha approvato in prima lettura e senza alcuna modifica il disegno di legge di conversione del cosiddetto Decreto Acconti IRPE. Si tratta di un passaggio molto importante nell'ottica della Riforma fiscale, poiché di fatto provvede ad allineare il sopra citato calcolo degli acconti agli scaglioni in vigore dal 2024. Di conseguenza, hanno preso il via le necessarie modifiche di ordine tecnico e burocratico, come ad esempio le attività che riguardano l'Agenzia delle Entrate, che ha aggiornato le specifiche tecniche relative alla trasmissione telematica del modello 730/2025 e le istruzioni al Modello Redditi PF 2025. La palla passa ora alla Camera dei Deputati che ha tempo fino al 22 giugno prossimo per convertirlo in legge.
Il Decreto Legge IRPEF era stato sollecitato da più parti innanzitutto per correggere un difetto di coordinamento inerente al decreto attuativo della delega fiscale: questa infatti prevedeva solo per il 2024 la ormai celebre riduzione delle aliquote IRPEF, passate da 4 a 3. Era poi stata l'ultima Legge di Bilancio a far sì che il meccanismo in questione diventasse strutturale. Al momento la Riforma del Fisco, che risulta essere particolarmente complessa, ha dato vita a 4 testi unici e a 16 decreti delegati, ma la strada da percorrere è ancora lunga in tal senso e il dibattitto in materia di politiche fiscali è sempre più nel vivo. Tra le proposte in esame c'è ad esempio il taglio delle tasse a beneficio del ceto medio, con modifiche che dovrebbero interessare i redditi fino a 60mila euro, così come l'ipotesi della Rottamazione, con cartelle in 120 rate di uguale valore da onorare in dieci anni. Tutte le possibili soluzioni saranno sicuramente il fulcro del dibattito politico autunnale, in preparazione della Manovra di fine anno e ruoteranno, ovviametne, attorno alla disponibilità delle risorse.
"Il rinnovamento del sistema fiscale italiano è un avvenimento che, per troppo tempo, è stato rimandato e non adeguatamente considerato. Il Fisco è quindi divenuto, poco alla volta, incapace di stare al passo coi tempi che cambiano: pensare - afferma l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - che una riforma possa magicamente e in tempi brevi risolvere tutti i problemi sarebbe ingenuo, vista la complessità e la delicatezza del tema in questione. Servirà tempo e pazienza per poter raccogliere i frutti dei cambiamenti in atto e bisognerà porre grande attenzione alle scelte che verranno prese, alla misure adottate e alle soluzioni proposte: cambiare è assolutamente necessario, ma è fondamentale farlo tutelando lavoratori e Conti pubblici, ossia misurandosi con un qualcosa di estremamente difficile. Sarà più che mai necessario avere coraggio e lungimiranza e trovare il modo di reperire quelle risorse necessarie senza le quali - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - intervenire a favore dei cittadini con un Fisco più sostenibile sarà davvero arduo".