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29/05/2025 - REGIME IMPATRIATI, ECCO I REQUISITI PER LA PROROGA GRATUITI

Con l'entrata in vigore del Decreto legislativo 209/2023, il regime fiscale agevolato per i lavoratori impatriati ha subito una considerevole riforma. Infatti, dal primo gennaio 2024 è stato abrogato l’articolo 16 del Decreto legislativo 147/2015, il quale regolava il regime ante riforma, riducendo drasticamente la durata dell'agevolazione e cancellando la proroga automatica di cinque anni prevista in precedenza per chi aveva figli o acquistava un immobile. Ciò nonostante, per tutelare chi aveva già avviato il trasferimento in Italia, sono state previste clausole di salvaguardia, ma solo per chi ha trasferito la residenza anagrafica entro il 31 dicembre 2023. In particolare proprio da quest'anno i soggetti in possesso dei requisiti possono fruire della proroga quinquennale automatica e gratuita. I soggetti che hanno spostato la residenza anagrafica in Italia entro il 31 dicembre dell'anno 2023,  possono continuare ad applicare integralmente il vecchio regime dell’articolo 16 del Decreto legislativo 147/2015, comprendente anche la proroga quinquennale, se in possesso dei requisiti (figli o immobile). In tal caso, non è necessaria alcuna domanda o opzione formale, l’estensione è quindi automatica e non prevede versamenti di contributi. Invece, i lavoratori che sono rientrati in Italia prima del 30 aprile 2019, o che erano già beneficiari del regime al 31 dicembre 2019, o ancora che sono iscritti AIRE o cittadini UE, possono prorogare per altri 5 anni il regime agevolato con un’opzione da esercitare entro il 30 giugno dell’anno successivo alla scadenza del primo quinquennio, (per quest'anno scaduta quindi il 30 giugno 2024)  previo versamento: del 10% dei redditi agevolati se hanno almeno 1 figlio o acquistano un immobile; del 5% se hanno almeno 3 figli minorenni. I nuovi trasferimenti di residenza dal 2024 rientrano nel nuovo regime, molto più restrittivo, e in particolare: agevolazione per solo 5 anni, niente proroga quinquennale e infine requisiti più stringenti (qualifiche e reddito massimo 600.000 euro).