08/05/2025 - REGOLE DI DETRAZIONE PER SPESE SPORTIVE DEI RAGAZZI
Nei modelli 730 o Redditi di Persone Fisiche 2025 riferite all'anno di imposta 2024 è possibile portare in detrazione al 19% le spese sostenute per la pratica sportiva svolta dai ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 18 anni, presso associazioni sportive e impianti sportivi. L'importo massimo detraibile è di 210 euro per ciascun ragazzo, da ripartire tra i genitori. La detrazione d'imposta per tali spese varia in base all'importo del reddito complessivo. Questa spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro. In caso di superamento dell'appena citato limite, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro. Per la verifica del limite reddituale si tiene conto anche dei redditi assoggettati a cedolare secca. Dalle indicazioni fornite dall'Agenzia delle Entrate le strutture sportive che danno diritto alla detrazione sono: associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture e impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica. In particolare, le modalità attuative dell’agevolazione in esame sono state fissate dal citato D.M. 28 marzo 2007 che ha definito: per associazioni sportive si intendono le società ed associazioni di cui all’art. 90 commi 17 e seguenti, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, che riportino espressamente nella propria denominazione la dicitura delle finalità sportive e della natura dilettantistica; per palestre, piscine, altre attrezzature ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica si intendono gli impianti, comunque, organizzati destinati all’esercizio della pratica sportiva non professionale, agonistica e non, compresi gli impianti polisportivi e gestiti da soggetti giuridici diversi dalle associazioni/società sportive dilettantistiche, sia pubblici che privati anche in forma di impresa (individuale o societaria). La detrazione, non spetta per le spese sostenute, ad esempio, per l’attività sportiva praticata presso: le associazioni che non rientrano nella definizione di “sportiva dilettantistica”, quali quelle che non hanno ottenuto il riconoscimento del Coni o delle rispettive Federazioni sportive nazionali o enti di promozione sportiva; le società di capitali di cui alla legge 23 marzo 1981, n. 91 (sport professionistico); le associazioni non sportive (ad esempio, associazioni culturali) che organizzano corsi di attività motoria non in palestra. In generale la detrazione spetta per le spese sostenute durante tutto il periodo d'imposta in cui il ragazzo ha tra i 5 e i 18 anni. Come chiarito dall'Agenzia delle Entrate il requisito dell'età ricorre anche se sussiste per una sola parte del periodo d’imposta. Si ritiene, per questo, che la detrazione spetti anche per tutto il periodo d'imposta in cui il ragazzo compie i 18 o i 5 anni, indipendentemente dal fatto che le spese sportive siano state sostenute prima o dopo il compimento. La detrazione è calcolata su un ammontare massimo di spesa di 210 Euro per: il contribuente, se in possesso dei requisiti (minore emancipato o minore che percepisce redditi non soggetti all'usufrutto legale dei genitori); ogni soggetto fiscalmente a carico. Il limite di 210 Euro è il limite massimo riferito alla spesa complessivamente sostenuta da entrambi i genitori, per lo svolgimento della pratica sportiva dei figli. Per beneficiare della detrazione in questione occorre dimostrare il sostenimento della spesa tramite un bollettino bancario o postale, o con fattura, ricevuta o quietanza di pagamento rilasciata dalle associazioni o impianti sportivi. In questi documenti devono essere indicati questi elementi: ditta, denominazione o ragione sociale, sede legale (o se persona fisica: nome, cognome, residenza, codice fiscale); causale del pagamento; attività sportiva esercitata; importo corrisposto per la prestazione resa; dati anagrafici del ragazzo che pratica l'attività sportiva, e codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento.