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05/02/2025 - ASSEGNO UNICO 2025

Con la circolare numero 33 del 2024 l'INPS rende note le nuove istruzioni e gli importi dell'Assegno unico e universale per i figli a carico (AUU) spettanti per l’annualità 2025. Gli incrementi anche se presenti risultano minimi. L'istituto ricorda che per il pagamento dell'AUU per il mese di gennaio e febbraio 2025 è stato effettuato sulla base dei valori del 2024 mentre a partire dal mese di marzo 2025 l’AUU viene pagato con i nuovi valori aggiornati. Con la mensilità di marzo verrà inoltre erogato l'eventuale conguaglio dell’importo dell'AUU già pagato. L'assegno unico universale è destinato a tutte  le famiglie con  figli, in sostituzione delle attuali forme di sostegno economico (assegni familiari detrazioni, bonus  ecc.)  è stato istituito dal d. lgs. n.  230-2021. Entrando nel dettaglio spetta: per ogni figlio minorenne a carico; per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza e per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che, frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea; svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;svolga il servizio civile universale;ancora, per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età. L'erogazione  degli assegni è iniziata  a marzo 2022.  Solo da marzo 2022 le detrazioni e assegni  al nucleo familiare sono stati abrogati prevedendo un regime transitorio con maggiorazioni  in vigore per fino al 2024. L'assegno unico figli è universale è destinato  a tutte le famiglie con figli con importi progressivamente inferiori all'aumentare del reddito. In particolare è prevista  una quota base minima  per tutte le famiglie con ISEE sopra i 40mila euro, fissata inizialmente a 50 euro per 1 figlio e una quota variabile modulata in modo progressivo , sulla base dell'ISEE familiare: la soglia ISEE per avere  il trattamento massimo era pari nel  2022  a 15mila euro. Sono previste inoltre specifiche maggiorazioni  collegate al numero dei figli, alla disabilità, alle famiglie monogenitoriali. Va evidenziato che gli importi dell'assegno e delle soglie Isee sono rivalutati annualmente e chel'importo dell'assegno non rileva ai fini del reddito. Le domande dovranno essere presentate sul portale INPS oppure presso i patronati. Bisogna ricordare che dal 2023  per i soggetti che ricevono l'AUU non è necessario fare domanda ogni anno, a meno che non ci siano variazioni dei requisiti  della famiglia ovvero: maggior numero di figli,  raggiungimento dell'età che li esclude dall' accesso (22 anni), modifica dell’Isee cioè  variazioni di reddito o del patrimonio del nucleo familiare. E' comunque necessario  presentare  ogni anno all'INPS  la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l'importo dell'assegno sulla base dell'ISEE aggiornato, altrimenti dal, mese di marzo   viene garantito solo l'importo minimo previsto per  la fascia ISEE piu alta. La presentazione dell'ISEE aggiornato entro  il  mese di giugno da diritto ad ottenere eventuali conguagli.  Per semplificare il processo, l’Istituto consiglia ai richiedenti di presentare tempestivamente la DSU aggiornata, così da evitare ritardi nei pagamenti o l’erogazione dell’importo minimo in assenza di ISEE. L'INPS fa presente che, la digitalizzazione dei servizi consente di gestire più agevolmente la propria posizione contributiva attraverso strumenti online e l’APP INPS Mobile, con la possibilità di aggiornare le informazioni in tempo reale. La sopra citata circolare (numero 33) ricorda che è confermata la neutralizzazione dell’ISEE per evitare che l’importo percepito dall’AUU riduca il valore dell’indicatore stesso. Tra le principali maggiorazioni confermate per il 2025 figurano: l’aumento per figli con disabilità, il bonus per madri di età inferiore a 21 anni, la maggiorazione per il secondo percettore di reddito e l’incremento per i figli successivi al secondo. Oltre alle maggiorazioni appena citate, si confermano specifiche maggiorazioni temporanee, come il supplemento del 50% per figli con meno di un anno di età, l’incremento del 50% per i nuclei con almeno tre figli e ISEE sotto la soglia massima, e per concluderela maggiorazione forfettaria di 150 euro per famiglie con almeno quattro figli.