03/02/2025 - LAVORO DOMESTICO 2025
Si è svolto qualche giorno fa presso il Ministero del Lavoro l'incontro tra le organizzazioni sindacali e datoriali. L'incontro è stato fatto per l'adeguamento dei minimi retributivi di colf, badanti e baby sitter per il 2025, tenendo conto dell'indice di inflazione 2024. Non è ancora stato pubblicato il decreto ministeriale ma le associazione che assistono i datori di lavoro hanno pubblicato le tabelle aggiornate. I nuovi valori sono applicabili dal 1 gennaio 2025. Bisogna ricordare che l'adeguamento economico è previsto come obbligo annuale dal contratto nazionale collettivo. L'aumento che è stato definito è abbastanza lieve, pari allo 0,96% rispetto agli importi dello scorso anno ed è pari all'80% dell'indice Istat per le retribuzioni e al 100 per le indennità di vitto e alloggio. Questo comporta di fatto i seguenti aumenti: per una baby sitter la retribuzione minima oraria passa da 7,03 a 7,10 euro all’ora; per una Colf al livello B passa da 6,62 a 6,68 euro; per le badanti conviventi con persona non autosufficiente sale di 10,82 euro, arrivando a 1.137,86 euro al mese. Da evidenziare che in caso di retribuzioni oltre il minimo questi aumenti sono assorbiti dagli importi concordati individualmente. Và ricordarto che negli anni precedenti ci sono state alcune novità normative che riguardano anche il lavoro domestico. Il contratto collettivo di lavoro prevede dal 2021 una specifica distinzione tra coloro che si occupano della gestione della casa in generale, e chi invece si prende cura di altre persone all’interno della famiglia . Ulteriore distinzione in caso di persone disabili e un'indennità aggiuntiva per chi si prende cura di bambini di età inferiore ai sei anni, tra i 100 e i 116 euro. In vigore anche agevolazioni per le famiglie con persone non autosufficienti a carico e che hanno bisogno di assumere una seconda badante, e la riduzione dei contributi per chi ha necessità di assumere per l'assistenza notturna. Dal 1° gennaio del 2022, inoltre, al padre lavoratore domestico spettano 10 giorni di permesso nel caso di nascita di un figlio, come stabilito dalla legge di bilancio 2022. Da 13 agosto 2022 è in vigore la direttiva "trasparenza", leggermente modificata nel 2023, che impone di comunicare al lavoratore al momento dell'assunzione alcune specifiche informazioni sul contratto applicato. Dal 1 gennaio 2025 è in vigore anche per i lavoratori domestici la possibilità di utilizzare l'incentivo contributivo al posticipo del pensionamento previsto dalla legge 207 2024, chiedendo al datore di lavoro di non versare all'INPS ma in busta paga i contributi a carico del lavoratore, se questi è in possesso dei requisiti per il pensionamento anticipato.I contributi previdenziali relativi all'anno 2025 sono stati indicati dall'INPS nella circolare 29 del 30 gennaio 2025.