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31/01/2025 - LAVORO, FOCUS SU TENDENZE PRESENTI E PROSPETTIVE FUTURE

"Il mondo del lavoro è ovviamente in costante e continua evoluzione - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e rimangono ancora tanti nodi da sciogliere in merito a diversi argomenti, ma soprattutto per quel che concerne le giuste politiche da adottare e gli incentivi in grado di dare un input positivo al mondo imprenditoriale. Sicuramente diverse questioni internazionali incidono in maniera diretta sulla salute dell'economia e del mondo del lavoro dei singoli Paesi e non sempre si riesce a far fronte in maniera efficace a tale congiuntura. Tuttavia esistono anche diverse soluzioni e nuove opportunità in questa fase storica, basti pensare ai progetti legati ad esempio al PNRR - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - anche se naturalmente bisognerà agire anche attraverso lo strumento delle riforme, a cominciare da quella fiscale e dalle conseguenti novità in materia di tassazione. Non sarà facile trovare una quadra, anche perchè tanto il mondo dei lavoratori quanto quello delle imprese, attendono soluzioni efficiaci".

Tempi difficili per l'universo produttivo, ma purtroppo questa non è una novità: a differenza del passato, però, sono mutati numerosi elementi, con problemi diversi che sorgono e altri vecchi finalmente superati o quantomeno fortemente limitati. A dare un quadro della situazione sono i protagonisti stessi di questo complesso e variegato mondo, il quale risulta fatalmente sempre più legato anche a fattori esterni e a dinamiche che hanno luogo oltre confine. Accade così che in un contesto di grande mobilità. totalmente diverso da quanto avveniva in passato, ad esmepio fino all'inizio degli anni Duemila, per le aziende gli ostacoli maggiori alla crescita sono dati dalla sempre crescente difficoltà di trattenere i talenti: non è però tutto oro ciò che luccica, poichè per quanto riguarda i lavoratori, molto spesso cambiare lavoro non è frutto di reali possibilità di crescita, ma di un mercato che ha ormai assorbito diverse modalità contrattuali, dove la precarietà è ormai una realtà con cui fare i conti. D'altro canto anche per le imprese il ricambio frequente del personale implica una certa difficoltà nel reclutare personale con livelli adeguati di competenze.

Tra le novitò più rilevanti c'è spazio sicuramente per l'Intelligenza Artificiale, i cui effetti potenzialmente rivoluzionari non sono ancora emrsi del tutto: ad ogni modo, dopo un periodo inziiale di timore e di insicurezza, aziende e lavoratori stanno iniziando a guardare la cosa da una prospettiva diversa e a valutare questa importante novità come un'occasione. E se si parla di novità, perlomeno rispetto a qualche anno fa e in particolare alle dinamiche precedenti al epriodo della pandemia, non si può evitare di prrendere in considerazione lo smart working: tale diverso approccio ha operato una vera rivoluzione in tanti settori e per moltissime imprese, oltre che per milioni di lavoratori. Quello che inizialmente è stato giocoforza un obbligo, ossia la necessità di lavorare a distanza senza recarsi materialmente in ufficio, nel corso dei mesi segnati dalle chiusure obbligatorie, si è poco a poco imposto come un modello da replicare anche successivamente, quando i limiti sopra menzionati sono decaduti e si è tornati alla normalità. E proprio il lavoro agile è tra i fattori più importanti per un lavoratore nella scelta di possibili occupazioni: accanto a questo, la possibilità di avere dei benefit, quella di crescere a livello professionale ed economico e la possibilità di far parte di progetti stimolanti.

"La spinta all'imprenditorialità è di importanza vitale per ogni Paese e in tal senso il nostro non fa eccezione, anzi: avere nuovi spunti, nuove aziende virtuose capaci di accrescere la produttività e di dare lavoro - dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - sarebbe fondamentale per aiutare il Paese a compiere quel balzo in avanti nella crescita economica tante volte disatteso. La possibilità di utilizzare delle risorse importanti in arrivo da Bruxelles ha sicuramente aiutato in un periodo particolarmente complesso, ma si ha la sensazione che il biennio 2025-2026 possa davvero assumere grande rilevanza. Se tali risorse saranno adeguatamente investite e impiegate si potrà davvero sperare in un assestamente verso l'alto del nostro sistema economico e occupazionale, altrimenti si rischia di non sfruttare appieno una delle più grandi occasioni avute a disposizone. Per far sì che arrivino i risultati sperati - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - occorrerà però avere una visione di ampio respiro, portare a termine le risorse necessarie e agire con lungimiranza".