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21/10/2024 - DECONTRIBUZIONE MAMME 2025

Le anticipazioni sulla legge di bilancio 2025 annunciano un estensione anche alle lavoratrici con P.IVA dello sgravio totale per le lavoratrici dipendenti che hanno almeno due figli. Il Governo ha approvato recentemente la legge di bilancio 2025. Il testo, ancora provvisorio, non è (momentaneamente) stato diffuso, ma dal comunicato stampa e da varie anticipazioni ufficiose emergono a grandi linee gli interventi previsti. Tra i capitoli più attesi e preannunciati ormai da tempo, ci sono diverse misure di ausilio alla genitorialità. Nel dettaglio sono previste, oltre al nuovo bonus nascita di 1.000 euro, l'ampliamento del bonus asili nido, l'estensione a tre mesi dell'indennità maggiorata all'80% , la riconferma della decontribuzione per le lavoratrici dipendenti con almeno due figli  a anzi l'estensione dello sgravio alle lavoratrici autonome  con partita IVA. Il comma 180  della  legge di bilancio 213 2023 prevedeva due diverse misure. La prima misura: dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026:  l' esonero del cento per cento della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico; delle  lavoratrici madri di 3 o piu figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, anche part time; sia del settore privato che del pubblico impiego, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico; fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile. La seconda misura: solo per il 2024  lo stesso sgravio  riguarda anche: le lavoratrici madri di due figli  (sempre con contratto a  tempo indeterminato,  ed esclusi i rapporti di  lavoro domestico); fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. In tutte due i casi resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, cioè il calcolo della pensione non prevede riduzioni. Come già anticipato e presumibile, gli sgravi contributivi per le madri con due figli, introdotti nel 2024, saranno prorogati anche nel 2025, ampliando però la platea delle beneficiarie alle lavoratrici autonome. Ad annunciarlo in una nota il Ministero dell'economia specificando di aver destinato un fondo specifico per coprire i costi di questa iniziativa, che già nel 2024 ha interessato circa 570.000 lavoratrici dipendenti. La proroga e l’estensione alle partite IVA segnano un ulteriore  importante passo per favorire la conciliazione tra vita lavorativa e familiare e  sostenere economicamente le famiglie con figli contro l'inflazione. Si ricorda che per i dettagli  sull'applicazione occorre attendere il testo definitivo della norma e le istruzioni INPS.