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19/09/2024 - SANZIONI AI DATORI DI LAVORO PER ALLOGGI INADEGUATI AI DIPENDENTI STAGIONALI

Il decreto legge 131/2024 pubblicato il 16 settembre in Gazzetta ufficiale, conosciuto come Salvainfrazioni, introduce una rilevante novità normativa con l'obiettivo di contrastare il cosiddetto affitto predatorio nei confronti dei lavoratori immigrati stagionali. Questa disposizione, inserita nell'articolo 24 del Testo Unico sull'immigrazione (Dlgs 286/1998), prevede una sanzione fino a 5.500 euro per i datori di lavoro che affittano alloggi privi di idoneità abitativa o a canoni eccessivi ai lavoratori stagionali immigrati. Tale misura dà un diretto messaggio alle critiche della Commissione europea, che nell'aprile 2023 ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per il mancato recepimento completo della direttiva 2014/36/UE. La norma europea infatti ha lo scopo di garantire condizioni di vita e di lavoro dignitose per i lavoratori stagionali e la Commissione ha sottolineato come nel nostro paese non veniva adeguatamente affrontato il problema della mancata protezione dei lavoratori extracomunitari stagionali da forme di sfruttamento, tra cui la richiesta di canoni d’affitto sproporzionati.Il nuovo comma 15-bis dell’articolo 24, introdotto dall’articolo 9 del Dl 131/2024 (entrato in vigore il 17 settembre), stabilisce che il datore di lavoro, nel caso di violazione del comma 3 dello stesso articolo, venga sanzionato: per ogni lavoratore straniero a cui venga  offerto un alloggio inadeguato o a un canone eccessivo.  È previsto che il canone d’affitto sia considerato “eccessivo” quando supera un terzo della retribuzione del lavoratore. In aggiunta, è espressamente vietato trattenere automaticamente dalla retribuzione l’importo del canone di locazione. Questa disposizione si inserisce nel quadro del Dlgs 203/2016, che aveva già riformulato l’articolo 24 del Testo Unico sull’immigrazione, inserendo obblighi specifici per i datori di lavoro in materia di fornitura di alloggi ai lavoratori stagionali. Ciò nonostante, la normativa precedente non era stata ritenuta sufficiente a livello comunitario, motivo per cui il Dl 131/2024 mira a chiarire ulteriormente le responsabilità dei datori di lavoro e le conseguenze di eventuali inadempienze, rafforzando la protezione contro lo sfruttamento abitativo dei lavoratori immigrati stagionali.