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19/04/2024 - ITALIA: SPINTE E FRENI ALLA CRESCITA

"Azzardare previsioni in merito a un argomento sfuggente e incerto come le prospettive di crescita economica per un Paese complesso come il nostro è sempre particolarmente arduo - sono le parole della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e provare ad avventurarsi in questo esercizio oggi, con tutti i dubbi e gli interrogativi post pandemia e una situazione internazionale parecchio instabile diventa quasi una missione impossibile. Tuttavia esistono degli elementi da tenere in considerazione per riflessioni approfondite che consentono di formulare alcune ipotesi credibili sul contesto generale e su quanto può accadere quantomeno nei prossimi mesi. Gli esperti in materia - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - sono già al lavoro in tal senso e hanno indicato in maniera precisa quali possano essere gli sviluppi nell'immediato futuro, evidenziando punti forti e criticità che probabilmente giocheranno un ruolo di primo piano nel favorire o rallentare la crescita economica".

Di recente si sono rincorse tante voci sulla realtà economica a cui il nostro Paese sta andando incontro, in una fase di grande incertezza e ricca al contempo di opportunità sconosciute fino a pochi anni fa. L'irrompere della pandemia ha gettato nello sconforto tutti i Paesi, ma la necessità di forzare la mano con aiuti concreti in arrivo anche da Bruxelles ha paradossalmente fornito strumenti di grande importanza ai diversi governi, chiamati però a soddisfare requisiti anche stringenti e a dar conto delle somme incassate ponendo obiettivi precisi e impegnativi da raggiiungere entrod eterminate scadenze. Coordinare e armonizzare la crescita ecologica, sostenibile e della legalità dei Paesi UE ha quindi sì concesso determinati vantaggi, richiamando però a un alto livello di responsabilità i beneficiari di questi interventi. Naturalmente, com'è noto da qualche anno, a farla da padrone è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che ha ocnsentito anche all'Italia di poter usufruire delle rate di pagamento prefissate e di compiere forzatamente uno sforzo importante in numerosi ambiti, soprattutto dando vita alla tanto attesa stagione delle riforme.

Provando ad analizzare la situazione dle nostro Paese in maniera un po' più specifica, l'analisi accurata del presente mostra segnali decisamente positivi, poichè la crescita del 2023 è superiore ai ritmi precedenti la pandemia, ponendosi ben al di sopra di quella degli altri Paesi dell'Unione Europea. Finalmente, quindi, dopo anni balbettanti che avevano in un certo senso affievolito le speranze date dal PNRR, si iniziano a cogliere segnali confortanti. La cosa interessante è che per il biennio 2024-2025 la crescita dovrebbe continuare assestandosi attorno all'1%, grazie alla combinazione di alcuni fattori importanti, a cominciare dal taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea; inoltre, si prospetta un netto miglioramento della domanda globale, con la conseguente crescita dell'Export, tema su cui il nostro Paese può avere tante opportunità. Infine, non bisgona dimenticare che dal PNRR dovrebbero arrivare 100 miliardi di euro nel biennio in questione, di cui 42 miliardi nel 2024 e altri 58 nel 2025. attenzione però, perchè esistono anche dei concreti elementi di rischio, come i costi legati all'elettricità, l'esaurirsi dei vantaggilegati a superbonus e le conseguenze della situazione fortememtne instabile in diverse zone del mondo, alcune delle quali fortemente legate all'economia italiana ed Europea, con impatti inevitabili sul costo delle materie prime, sull'efficacia dei trasporti e su altre problematiche possibili.

"Poter guardare con ottimismo all'immediato futuro e, in realtà, anche al rpesente, è di sicuro molto importante per il nostro Paese - dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - anche perchè la fiducia è un elemento cruciale per attrarre investimenti e capitali esteri, oltre che per spingere i consumi. Bisogna chiaramente porre grande attenzione a quanto accade anche oltre i confini nazionali, sempre cercando di onorare al massimo gli obblighi assunti in ambito europeo, in modo tale da comoiere le riforme necessarie e poter accedere anche alle somme del PNRR. Saper coniugare l'attenzione per i possibili rischi con le notizie positive riguardo al biennio da poco iniziato sarà fondamentale per gestire al megio questi mesi cruciali per il nostro Paese - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e per porre le basi per un futuro più sereno e in cui si potrà davvero progettare una certa stabilità economica, in ambito lavorativo e imprenditoriale, migliorando allo stesso tempo i rapporti fra Stato e cittadini".