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15/03/2024 - FISCO, RIFORMA E NUOVI RAPPORTI CON I CONTRIBUENTI

"Attesa per anni e anni, invocata da almeno un lustro con grande vigore, la Riforma Fiscale era diventata quasi in miraggio nell'immaginario collettivo - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e la possibilità che tale argomento potesse divenire concreto è spesso sembrata remota o, quantomeno, aveva il sapore dell'illusione poi prontamente disattesa. Per fortuna però il corso delle cose in questi anni particolarmente complessi ha fatto sì che si giungesse a un passo in avanti fondamentale che ha portato a mettere in atto tale riforma. Resta ancora moltissimo da fare - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - ma siamo certi che altri grandi passi in avanti verranno fatti da qui ai prossimi mesi, visto che la situazione si è finalmente sbloccata ".

Il Fisco è visto da sempre come una specie di nemico del popolo, come un insieme di tasse, imposte, obblighi e doveri, qualcosa di non solo inutile ma addirittura dannoso per il benessere dei singoli cittadini; e come se non bastasse tutto ciò genera malcontento e delusione anche per via di caratteristiche come complessità e incertezza, in cui il cittadino nella sua veste di contribuente fatica a comprendere appieno il vasto numero di norme e di pagamenti da effettuare, cosa che porta spesso a frustrazione e che alimenta in maniera errata e pericolosa l'idea che il tutto sia governato da ingiustizie e iniquità.

Ad oggi la Riforma Fiscale non ha ancora prodotto quegli scossoni che, riferito alla realtà specifica del nostro Paese, potrebbero avere indubbiamente numerosi effetti benefici, ma ha puntellato e risistemato determinate situazioni circoscritte: è come se si stesse in un certo qual modo preparando il terreno dopo anni di immobilismo e di sterile attesa. Di sicuro emerge come l'obiettivo, al momento, sia quello di rimodulare innanzitutto il rapporto tra il Fisco e i contribuenti, improntandolo alla collaborazione più che basandolo sulla sanzione o sull'idea della rigidità e dell'ostilità. Questa nuova impronta, ovviamente, non implica una minore severità nella complicata battaglia contro i reati di natura fiscale, come evasione ed elusione, anzi: significa mettere in atto una strategia che contempli la possibilità di rimediare a errori e mancanze attraverso modelli di collaborazione, andando a combattere con maggiore efficacia situazioni di illegalità che poi generano, inevitabilmente, altre pericolose realtà legate al crimine, dal riciclaggio al terrorismo internazionale.

"La presa di coscienza dell'importanza della legalità ad ogni livello, anche quando sembra andare contro gli interessi dei singoli - dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - è un passaggio fondamentale nel ricreare un rapporto di fiducia e non di contrapposizione fra Stato e cittadini. Concentrandosi sulla questione fiscale, e dunque toccando anche argomenti commenti come il pagamento di tasse e imposte, reputiamo che sia giusta una strategia capace di fornire garanzie e trasparenza a tutti. Anche gli investimenti di aziende estere trarrebbero grande giovamento di fronte a un sistema fiscale più chiaro, trasparente e capace di non soffocare gli imprenditori: questo ovviamente non vuol dire avere meno decisione nel contrastare l'illegalità - precisa l'Amministratore Unico del Caf Italia - ma concentrare gli sforzi in maniera più efficace e precisa, provando anche a percorrere la strada della collaborazione ".