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19/01/2024 - UNIONE EUROPEA, NUOVA TAPPA CONTRO IL RICICLAGGIO

"La salute fiscale ed economica dei diversi Paesi - sono le parole della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - è da sempre una questione di primaria importanza che, negli ultimi anni, ha per fortuna trovato una partecipazione sempre più diffusa e attiva nei diversi Governi Nazionali, anche sotto la spinta propulsiva di Bruxelles. I progressi compiuti sono considerevoli e ben visibili, senza ombra di dubbio, ma è altrettanto evidente che rimanga ancora molto da fare per preservare la legalità e prevenire il ripetersi di fenomeni purtroppo ancora parecchi diffusi, strettamente legati ai reati di natura fiscale. Intervenire in maniera congiunta, attraverso l'adozione di misure condivise, è senza dubbio la maniera più efficace per combattere determinate situazioni criminose - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - per cui ogni accordo raggiunto in sede europea va accolto con soddisfazione".

Continua indefessa la lotta dell?Unione Europea ai fenomeni di riciclaggio, molto spesso viatico indispensabile al finanziamento di attività terroristiche internazionali: il nuvo strumento messo in campo è il codice unico. Il lavoro congiunto di organi di grande importnza, ossia il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo, ha partorito documenti di enorme rilevanza in tema di antiriciclaggio, poichè sono arrivati due testi destinati a giocare un ruolo chiave in questo ambito tanto delicato quanto cruciale. Il miglioramento a livello organizzativo e operatvo dei sistemi di anti riciclaggio dei diversi Stati dell'Unione è la materia trattata dalla sesta direttiva, mentre il Codice Unico, portando un nuovo regolamento, vuole puntare all'armonizzazione delle norme in vigore in Europa in maniera realmente esaustiva, senza lasciare zone scoperte a chi intende riciclare somme illecitamente ricevute e/o provvedere al finanziamento delle attività legate al terrorismo.

Una parte importante di questa nuova fase è la collaborazione richiesta a chi si trova in prima fila per quel che concerne la possibilità di effettuare valutazioni dirette, ossia soggwtti come istituti finanziari, banche, agenzie immobiliari, servizi di gestione patrimoniale, casinò, commercianti, così come chi opera nell'abiente dei beni di lusso: nei prossimi anni tale attenzione riguarderà anche il calcio professionistico. Molto importante anche ciò che è stato decretato in merito a un argomento da sempre spinoso, ossia l'eventuale tetto massimo per il pagamento in contanti: a tale proposito, i soggetti prpeosti a farlo dovranno verificare l'identità di chi effettua un pagamento in contanti compreso fra 3.000 e 10.000 euro, mentre il limite massimo europeo per questo tipo dipagamenti è fissato a 10.000 euro, sempre allo scopo di rendere il più difficoltose possibili le attività di riciclaggio e sempre considerando che ogni Stato membro ha facoltà di stabilire dei limiti più bassi. In conseguenza delle nuove regole, le Unità di Informazione Finanziaria, istituite in ciascuno degli Stati membri, avranno maggiori poteri e maggiori responsabilità.

"Allentare la morsa nella difficile lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo internazionale non è possibile - dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e anzi questo tipo di controllo non può che aumentare in misura esponenziale visto il rischio sempre presente e considerate anche le difficoltà economiche diffuse, anche in seno all'Unione Europea. D'altronde è risaputo che le attività criminose si espandono in maniera più intensa e diffusa laddove sistono condizioni di sofferenza e di incertezza normativa, per cui rafforzare il sistema di leggi e individuare dei limiti ben precisi, poteniando le attività condivise di controllo - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - significa rafforzare gli strumenti di tutela della legalità, sempre nell'interesse della collettività e a protezione del futuro degli Stati membri e dei cittadini europei".