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10/11/2023 - REDDITI E TASSE IN ITALIA, CARICO FISCALE SU UNA PICCOLA MINORANZA

"Il quadro generale a livello fiscale continua a mostrare inequivocabili segnali di difficoltà, con problematiche importanti su diversi livelli - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e con evidenti sproporzioni fra categorie di contribuenti. La riforma fiscale è quindi più che mai una necessità assoluta e siamo soddisfatti che finalmente la questione sia in primo piano nell'agenda politica del Paese, dopo anni di rinvii e di mancati interventi che hanno finito per rendere più fragile l'assetto fiscale e, di conseguenza, quello socio-economico. Chiaramente esistono ancora diversi aspetti da correggere - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e persistono situazioni di precarietà e disuguaglianza, ma crediamo che il processo avviato per riformare il Fisco possa continuare spedito e dare importanti risultati".

Come sempre, analisi e ricerche condotte ad ampio raggio consentono di avere una panoramica abbastanza esauriente della situazione attuale del Paese in merito a determinati argomenti e, in questa fase, la questione fiscale è sciuramente fra quelle maggiormente attenzionate da cittadini e addetti ai lavori. E in relazione alle dichiarazioni dei redditi e alle tasse versate, continua ad emergere una realtà quantomeno da rivedere, perchè soggetta a squilibri abbastanza netti e poco comprensibili, se non andando a indagare su probabili violazioni o abusi delle norme. Le sproporizioni che da anni popolano statistiche e studi in ambito fiscale continuano a esistere e raccontano di come una larghissima fetta di popolazione non dichiari praticamente alcun reddito e di come, al contrario, l'intero peso fiscale gravi su una percentuale assai esigua di contribuenti. Questo, unitamente al persistere di fenomeni ancora molto diffusi di evasione ed elusione fiscale, in aggiunta anche alle grandi difficoltà nell'arrivare a imporre alle grandi multinazionali la global minimum tax, non aiuta di certo a favorire l'immagine di un Paese capace di proporre un sistema fiscale davvero equo.

I dati emersi raccontano anche di alcuni progressi fatti, ma occorre puntare a un deciso cambio di sistema e non a piccoli aggiustamenti. Colpisce molto, sicuramente, il fatto che a versare zero di IRPEF sia il 47% degli italiani, quindi quasi la metà del totale: va precisato che di questa percentuale esorbitante fanno parte anche i bambini, ma siamo di fronte a numeri su cui è importante riflettere. Altrettanto impattatnte è un altro dato: il 62,52% del totale delle imposte sul reddito delle persone fisiche è versato da una piccola minoranza, di poco inferiore al 14% dei contribuenti, che è la fetta di italiani con redditi annui che superano quota 35.000 euro. Va poi tenuto in considerazione il fatto che il 40% del totale dei contribuenti che effettua la dichiarzione dei redditi, dichiara di percepire un reddito che non arriva a 15.000 euro all'anno. Per quel che riguarda la questioen geografica, anche qui esistono situazioni che devono far riflettere: il Nord ersa più del 57% del totale dell'IRPEF, con la Lombardia che, da sola, versa più di tutte le regioni del Sud messe assieme.

"Leggere in maniera superficiale i dati in arrivo è sempre una pessima idea e un'occasione mancata per migliorare - sostiene l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e farlo in questo momento su un argomento come il Fisco e il rapporto tra contribuenti e tasse sarebbe una leggerezza imperdonabile. Analizzando i dati emerge in maniera lampante la necessità di rivedere l'intera gamma di agevolazioni e sconti, così come quella di rendere il sistema equo e sostenibile. Un aspetto a nostro parere fondamentale è anche quello che riguarda la quantità e la distribuzione geografica di chi non dichiara redditi o ne dichiara di molto bassi: questo indica ovviamente che alla base c'è un grande problema di produttività e quindi di lavoro - dice ancora l'Amministratore Unico del Caf Italia - e che occorre assolutamente intervenire anche in quella direzione".