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11/10/2023 - REDDITO DI CITTADINANZA 2023, NOVITA' E REGOLE DA OTTOBRE

Con la legge bilancio 2023 (L 197 del 29.12.2022) ci sono state modificazioni restrittive per il reddito di cittadinanza. Si prevede infattti per il 2023  che per i percettori che possono lavorare il sostegno economico sia  riconosciuto per un massimo di sette mesi.  La novità dal punto di vista finanziario comporta un risparmio di spesa di circa 950 milioni di euro per il 2023, mentre si confermano gli stanziamenti della legge di bilancio 2020 per gli anni successivi,  in vista dei nuovi strumenti che sostituiranno il Reddito di cittadinanza: Supporto per la formazione e il lavoro e Assegno di inclusione. Questi istituiti dal Decreto lavoro 48 datato 4 maggio 2023. La durata massima dell'erogazione del contributo economico del Reddito di cittadinanza dal 1 gennaio 2023  è di 7 mesi, ordinariamente. Cessa  in alcuni casi quindi dal 1 settembre 2023. Fanno eccezione, i casi in cui la durata massima resta quindi di 18 mesi,  solo per  i nuclei familiari:con minori, con persone disabili e con persone di età pari o superiore ai 60 anni. Dal primo gennaio 2023, i soggetti  occupabili  (dai 18 ai 59 anni): devono essere inseriti, per un periodo di sei mesi, in un corso di formazione e/o di riqualificazione professionale In caso di mancata frequenza al programma assegnato il nucleo del beneficiario del reddito di cittadinanza decade dal diritto alla prestazione. Nel frattempo a partire dal 1 settembre 2023  è in vigore il nuovo strumento chiamato " Supporto per la formazione e il lavoro"  indirizzato ai soggetti  tra i 18 e i 59 anni  che fanno parte di  nuclei familiari  diversi da quelli sopracitati con ISEE familiare non superiore a 6mila euro annui. Si tratta di misura di attivazione al lavoro  che prevede la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro ( tra i quali rientrano anche  il servizio civile universale e i  lavori socialmente utili. Comprende un contributo fisso di 350 euro mensile per un massimo di 12 mesi).  Nel messaggio 3510 del 10 ottobre  l'INPS informa sulle modalità di gestione delle prestazioni del Reddito di cittadinanza sospese per completata fruizione delle sette mensilità, come previsto dall’articolo 13, comma 5, del decreto-legge n. 48/2023 L’Istituto,  dal mese di luglio 2023, sta procedendo, mensilmente, a sospendere l’erogazione della misura del Reddito di cittadinanza per i nuclei che non abbiano i requisiti indicati  per continuare a fruire della misura nell’anno 2023 oltre le sette mensilità. Per proseguire la fruizione della misura senza incorrere nella sospensione ai sensi dell’articolo 1, comma 314, della legge di Bilancio 2023, e dell’articolo 13, comma 5, del decreto-legge n. 48/2023, i nuclei familiari devono avere al loro interno:  persone con disabilità, come definite ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159;  minorenni; persone con almeno sessant’anni di età; percettori che risultino presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro.In particolare si specifica che se il compimento dei  60 anni, la nascita di un figlio o l'accertamento di una nuova disabilità avviene  prima della settima mensilità o nel mese successivo viene rilevato automaticamente dai sistemi e l’erogazione della prestazione prosegue  senza interruzioni. Nel caso in cui, invece: il requisito maturi successivamente al primo mese di sospensione (ad esempio, prestazione sospesa a luglio 2023 e requisito maturato a settembre 2023) oppure la Dichiarazione Sostitutiva Unica venga presentata successivamente  alla sospensione,è necessario presentare una nuova domanda di Reddito di cittadinanza che non verrà bloccata  e l’erogazione della misura decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.