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01/09/2023 - FISCO, AUMENTANO LE ENTRATE IN AREA UE

"Con l'estate che vive i suoi ultimi giorni, vanno via via normalizzandosi i ritmi della vita politica, economica e lavorativa dei diversi Paesi - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e si provvede a pianificare determinate strategie per raggiungere obiettivi e risultati prefissati, avendo pressoché ovunque nel mirino la necessità di intensificare e stabilizzare i processi di crescita non ancora completati dopo i difficili anni caratterizzati dalla pandemia. Bilanci e valutazioni rivestono sempre un ruolo importante come premessa a tante decisioni da adottare e questo vale anche in ambito europeo, per cui risultano particolarmente interessanti e ricche di spunti di interesse le indicazioni in arrivo con il report annuale. Avere la capacità di leggere con lucidità, oggettività e lungimiranza i dati in questione - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - consente di poter proporre e predisporre i prossimi interventi con maggiore precisione, affinché risultino efficaci tanto nell'immediato quanto sul lungo periodo ".

La questione fiscale in ambito Unione Europea continua a presentare informazioni di grande rilievo, con scenari che mutano rapidamente, sempre alla ricerca di un livello di condivisione e cooperazione più alto rispetto al presente. Se paragonato alla realtà OCSE, la pressione fiscale risulta decisamente più alta in seno alla UE, ma questi dati è facilmente spiegabile con i maggiori servizi di carattere sociale garantiti da Bruxelles ai cittadini, servizi il cui finanziamento si concretizza proprio con gli introiti in arrivo dalle imposte versate. In generale è interessante notare come circa il 50%del totale di tali entrate sia riconducibile alle imposte sul lavoro e si contributi, anche se una fetta importante arriva dalle imposte sui consumi e dalla tassazione dei capitali. In generale, comunque, il dato relativo alle entrate globali dell'Unione risulta in aumento rispetto al precedente report.

Leggere con lucidità i dati in questione, come detto, serve anche e soprattutto per capire quali siano le prossime mosse da fare, quali i risultati da raggiungere e quali le sfide da affrontare: in questo contesto, decisamente importante sono le questioni relative al recupero delle somme legate all'Iva che ancora sfuggono al conteggio e il contrasto all'elusione fiscale internazionale. Quest'ultimo aspetto viene affrontato da tempo ormai con lo strumento dei Pilastri OCSE, attraverso l'adozione di una direttiva europea sul secondo Pilastro riguardo alla tassazione sui redditi prodotti dalle multinazionali e non adeguatament tassati e dei lavori che dovranno portare all'adesione alla convenzione multilaterale per attuare il primo Pilastro. Per quel che concerne invece il capitolo Iva, si punta con sempre più fermezza al recupero dell'imposta non versata, individuando la principale soluzione nell'adozione del sistema elettronico centrale di informazione sui pagamenti: il contrasto all'e frodi per mezzo della fatturazione elettronica è dunque un pasos ritenuto indispensabile, ma che si scontra con l'allungamento dei tempi riguardo l'introduzione di tale obbligo in dieversi importanti Paesi europei; ad ogni modo, il recupero delle somme non incassate, la riduzione delle frodi e dell'evasione fiscale, così come la riduzion e delle spese per le imprese per i costi di comliance rappresentano obiettivi fondamentali da raggiungere in tempi brevi. 

"Le questoni ancora aperte anche in ambito europeo sono numerose e di grandissima importanza - sostiene l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e vanno affrontate con prontezza ed effiacia, soprattutto in una visione allargata e condivisa tra gli Stati membri. Argomenti come l'equità e la sostenibilità, insieme alla lotta ai reati fiscali di ogni genere, rappresentano delle priorità assolute per ogni singolo Governo e per l'Europa e occorre trovare contromisure efficaci, senza dimenticare tra l'altro le difficoltà rappresentate dal contesto storico e geo-politico in cui ci troviamo: l'aumento generalizzato dei prezzi, le paure legate alla pandemia e quelli relativi alla guerra in Ucraina, i cambiamenti climatici, la necessit di acclerare i processi di digitalizzazione, sono solo alcuni dei temi caldi esistenti. La cooperazione fra i diversi Paesi - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - è dunque più che mai necessaria e funzionale al progetto di crescita che riguarda sì ogni singolo Stato, ma che abbraccia l'Unione Europea nella sua interezza"