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21/07/2023 - LAVORO E SICUREZZA, ATTENZIONE AL FATTORE CALDO

"La tutela dei diritti dei lavoratori deve essere sempre alla base di qualsiasi strategia aziendale e deve incontrare la puntuale, precisa e inequivocabile applicazione delle regole che riguardano tale argomenti in ogni Paese - è quanto dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - in special modo per quel che concerne il rispetto per la salute di ogni singolo lavoratore, con particolare riferimento alle situazioni potenzialmente più rischiose. In conseguenza della forte ondata di caldo di queste ultime settimane, e in revisione delle prossime, urge sicuramente sapere come comportarsi e come regolamentare lo svolgimento delel attività lavorative da ogni punto di vista, per non esporre chi lavora a complicazioni che possono avere anche gravi conseguenze. Agire secondo buon senso e nel rispetto delle norme - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - è sempre la decisione giusta da adottare".

Il Paese intero, come accade anche ad altre latitudini in Europa, cerca delel soluzioni efficaci da opporre all'ondata di caldo che ha travolto buona parte della nostra Penisola. Anche nel mondo del lavoro, in piena attività per quel che concerne diversi settori, come ovviamente quello del turismo, occorre trovare le giuste contromisure per evitare il sorgere di gravi problemi legati alla salute dei lavoratori. E in questo quadro generale viene finalmente considerato un aspetto non sempre adeguatamente valutato, ossia l'orario di lavoro e la necessità di intervenire in tal senso. Per essere più precisi, è stata individuata una fascia oraria particolare, sulla quale è bene riflettere: si tratta della porzione di giornata che va dalle 14.00 alle 17.00. A tal proposito arrivano indicazioni chiare e decisamente interessanti, legate all'opportunità di limitare i rischi di shock termici e di conseguenti problemi di salute dovuti all'esposizione solare in momenti con alto tasso di rischio.

A fornire indicazioni di estrema importanza sull'argomento è L'Ispettorato Nazionale del Lavoro che provvede, per mezzo della nota prot. 5056/2023, a integrare le istruzioni operative per quel che concerne proprio la vigilanza sulle misure di prevenzione, proprio allo scopo di ridurre l'insieme dei rischi per i lavoratori derivanti appunto ai danni da calore. Ovviamente occorre fare dei distinguo e chiarire quali situazioni in particolare sono interessate ai provvedimenti in oggetto: ad esempio, bisogna fare le dovute riflessioni riguardo alle mansioni con attività all'aperto non di natura occasionale in quei settori in cui c'è una maggiore esposizione al rischio, come l'edilizia, il settore agricolo o il comparto estrattivo, per citarne alcuni. E naturalmente incide in manier aimportante anche il tipo di attività, l'intensità dello sforzo fisico e le caratteristiche che riguardano il lavoratore, in primis età e stato di salute. Effettuare una accurata valutazione del rischio è, in tali casi, assolutamente fondamentale.

"L'argomento in questione è davvero molto delicato e di grandissima importanza - è quanto dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e serve un grande senso di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti per agire al meglio e nell'interesse di tutti, lavoratori e aziende in particolare. Il rispetto delle regole, un'adeguata pianificazione, l'analisi approfondita del quadro globale, con la giusta attenzione per la valutazione dei rischi, sono tutti fattori da considerare con estrema accuratezza in ogni contesto. La tutela del lavoratore e dei suoi diritti, con riferimento soprattutto alla salute - conclude l'Amministratore Unico del Caf Italia - rappresenta una conquista preziosa, ottenuta con fatica nel tempo, e che non può mai essere messa in discussione per nessuna ragione".