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01/06/2023 - FISCO E COSTI, I DATI OCSE DEL 2022

"Il lavoro di cooperazione e collaborazione fra i diversi Paesi del mondo è una realtà affermata ormai da diversi decenni e che, anno dopo anno, diventa sempre più importante per tutti i Governi in grado di vivere questa realtà in maniera costruttiva e rispettosa - è quanto afferma la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e tutto ciò è emerso con grande chiarezza nel difficile biennio contraddistinto da un evento globale, imprevedibile e drammatico come la pandemia: in tale occasione si è potuto constatare come il sostegno reciproco fra Paesi facenti parte di organismi e accordi sovranazionali sia stato di fondamentale importanza nel soccorrere determinati Stati in grave difficoltà. il ruolo giocato in tal senso dall'Unione Europea è indubbiamente emblematico e, nell'ambito dello studio e delle analisi svolte dalle diverse organizzazioni va decisamente tenuto in gran conto quanto comunicato di recente dall'OCSE - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - in merito alla situazione generale dei Paesi che la compongono, specialmente per quel che concerne il quadro complessivo dei costi che i vari Paesi si trovano a sostenere".

Si chiama Taxing Wages 2023 il report relativo all'analisi e alla descrizione dell'andamento del cuneo fiscale nei Paesi OCSE, nonchè del suo impatto in tal senso, per quel che concerne il 2022. Si tratta di uno studio di grande importanza, capace di sintetizzare in maniera chiara ed efficace situazioni complesse tracciando un profilo attendibile e preciso di quanto accaduto nella realtà economica e fiscale dei Paesi legati all'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico in un anno, quello scorso, cruciale per il suo segnare la fine del Covid e il tentativo di mettere in atto una crescita a più livelli che però fatica a concretizzarsi. Ciò che viene evidenziato, infatti, è innanzitutto come il valore dei salari sia diminuito, a causa dell'inflazione, anche se i salari nominali sembrano crescere: e proprio questa crescita fittizia ha generato un aumento diffuso delle imposte sui redditi in tutta l'area OCSE, penalizzando in maniera importante i lavoratori, in special modo poi le coppie lavoratrici con bambini, Per far sì che si potessero ottenere risultatiil più accurati possibile è stata effettuata una divisione fra otto tipologie diverse di famiglie, distinte per livello di reddito e composizione del nucleo familiare.

Le differenze evidenziate fra le diverse tipologie stabilite sono tante e invitano sicuramente a una riflessione approfondita, specialmente per quel che concerne la situazione di quelle maggiormente in difficoltà. Per quel che concerne invece i risultati generli e i dati emersi a livello globale, è di sicuro interesse tutto ciò che è riconducibile alle retribuzioni: la realtà descrive senza possibilità di equivoci un panorama generale di aumenti nominali dei salari nel 2022 rispetot al 2021, con contestuale chiara diminuzione dei salari in termini reali. Tale conclusione è altamente diffusa, sfiorando la totalità dei Paesi presi in esame: dei 38 Stati OCSE, ben 35 presentano tale situazione e 8 di questi Paesi fanno registrare un calo dei livelli dei salari reali che supera addirittura la percentuale del 5%. Relativamente al rapporto fra tale realtà e i sistemi fiscali e previdenziali di riferimento, e alla maniera in cui avviene l'indicizzazione in base all'inflazione, emerge come 21 Paesi su 38 operino su base discrezionale e meno della metà, i restanti 17 su 38, provvedono all'adeguamento automatico dei propri sistmi di imposta sul reddito delle persone fisiche al cospetto del problema inflazione. 

"Le questioni legate al funzionamento del sistema fiscale e di ogni strumento a disposizione dello Stato è estremamente importante e rappresenta tra l'altro un tema di strettissima attualità anche per l'Italia - osserva l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - poichè il focus sulla tanto attesa riforma del Fisco è più che mai al centro della discussione politica. Bisogna enza dubbio tener conto delle informazioni veicolate da studi e analisi di questo tipo, anche per via delle fonti estremamente autorevoli che ne pubblicano gli esiti, per comprendere appieno la situazione generale e agire di conseguenza, adottando le misure opportune e trovando le soluzioni più efficaci. Il costo del lavoro rappresenta un problema di grande rilevanza che bisogna affrontare con piglio deciso e grande lucidità -  conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - per avviare quel processo di crescita ineludibile per il nostro Paese che non può, ovviamente, fare a meno della necessità di risolvere al meglio la questione della disoccupazione".