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08/02/2023 - STARTUP PER DIRE NO AL CAPORALATO

Lo strumento più efficace e più importante per migliorare il benessere di alcune categorie particolarmente fragili e vulnerabili è sicuramente il sostegno dello Stato, inteso soprattutto nel senso dell'adozione di misure capaci di incentivare il lavoro. In tal modo si interviene tanto sul presente quanto sul futuro di migliaia e migliaia di cittadini. Le iniziative pianificate tenendo conto delle potenzialità di determinate categorie e di specifici settori consentono quindi di aprire nuovi, interessantissimi spazi nella realtà economica e sociale del Paese, con una serie di benefici che, a cascata, possono dare un impulso importante alla crescita economica in una fase tanto delicata come quella attuale. Ad esempio, per contrastare la diffusione di economia sommersa, lavoro irregolare, discriminazione e altri fenomeni interconnessi, esistono già progetti innovativi che sono stati in grado di generare al contempo fattori positivi come imprenditorialità, accoglienza e inclusione socio-lavorativa di persone provenienti da Paesi terzi, aiutando quindi anche l'integrazione sociale delle minoranze. Impiegare soggetti svantaggiati e dare loro modo di essere in prima fila nei progetti, ad esempio consentendogli di pianificare lo sviluppo virtuoso di nuove realtà produttive: fare questo in determinate zone con un alto livello di complessità può dare modo di raggiungere obiettivi diversi e di grande rilevanza, fornendo soluzioni efficaci nella delicata lotta al caporalato. Puntare sulla realtà delle start-up, con l'obiettivo di farle crescere in autonomia e a lungo termine, può rivelarsi una carta vincente messa a disposizione delle diverse comunità locali, specialmente nella realtà difficile del Mezzogiorno.