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19/12/2022 - ALIQUOTA MINIMA UE, ARRIVA L'ACCORDO

Una delle battaglie più estenuanti e complicate portate avanti in ambito europeo e legate ai confetti di equità e giustizia sociale pare, finalmente, essere arrivata al traguardo: ci riferiamo al via libera per l'applicazione della minimum tax nei Paesi facenti capo a Bruxelles. Dopo anni di tentativi vani e in coda a mesi di trattative sempre più serrate e di richieste stringenti, fino ad arrivare a veri e propri ultimatum, si è raggiunto l'accordo fra i 27 Stati membri dell'Unione Europea per regolamentare le questioni legate ai versamenti al Fisco delle grandi imprese operanti soprattutto in rete e che, in tal modo, non pagavano somme adeguate in relazione agli enormi fatturati fatti registrare ogni anno. L'imposizione di un'aliquota minima fissata al 15% può davvero essere un passo epocale compiuto nell'interesse di tutti i Paesi coinvolti. Andando più nello specifico, in conseguenza dell'accordo raggiunto in seno all'UE, il principio dell'aliquota minima dovrà essere recepito entro il 31 dicembre del 2023 con l'imposta che sarà applicata a partire dal 2024 alle società il cui fatturato supererà i 750 milioni di euro annui: i benefici economici saranno notevoli poiché si stima un gettito aggiuntivo di 71 miliardi e mezzo di euro per Bruxelles e di oltre 2 miliardi e mezzo di euro per il nostro Paese. La strada perseguita con grande determinazione dall'Unione Europea fa peraltro nella stessa direzione di quanto accade in buona parte del mondo, considerando i grandi cambiamenti in realtà come la Svizzera e il Regno Unito e il sostegno da parte di Paesi influenti come Australia, Corea e Giappone alla riforma a due pilastri targata OCSE: il 2023 promette quindi di giocare un ruolo da protagonista per l'implementazione nel resto del mondo dell'aliquota minima.