Iscritto all'Albo CAF del Ministero delle Finanze n.00066




click 141 Originale Aumenta Aumenta PDF Stampa Indietro

29/11/2022 - FISCO, NEL MIRINO ATTIVITA' SOSPETTE

Continuano i lavori e le proposte che dovranno poi sfociare nell'importantissimo, consueto appuntamento con la Manovra di fine anno; ovviamente, nell'economia complessiva della Legge di Bilancio le questioni fiscali rivestono un ruolo di primissimo piano. Gli occhi dei soggetti chiamati a vigilare sul rispetto delle norme in tal senso saranno dunque ben aperti e pronti a fare scattare i dovuti campanelli d'allarme al cospetto di situazioni considerate poco limpide e, in tal senso, un'attenzione particolare verrà dedicata a un fenomeno specifico, ossia le cosiddette "attività apri e chiudi" che, per la loro stessa natura, nascondono spesso intenti fraudolenti nei confronti dell'Erario. Andando un po' più nel dettaglio, si tratta di quelle attività intestate a contribuenti che risulta particolarmente complesso rintracciare o che figurano come nullatenenti, principalmente soggetti extra-UE, che provvedono ad aprire “partita Iva” senza però effettuare il versamento di contributi ed imposte, per poi agire in tempi rapidi e chiudere la partita Iva prima che il fisco abbia tempo e modo di procedere all'attività di accertamento e riscossione. Al fine di contrastare in maniera dura ed efficace tale fenomeno, il Governo ha strutturato un piano che dovrebbe poter contare su una serie di misure, a cominciare da un'analisi a tutto campo delle nuove richieste di apertura di partita Iva, passando anche per un contraddittorio con l'Agenzia delle Entrate per quelle posizioni valutate come poco chiare e che quindi risultano essere potenzialmente a rischio evasione; davanti a un esito negativo dei controlli, si pensa di arrivare alla chiusura d'ufficio della posizione fiscale con una sanzione di 3.000 euro. Sarà chiamato al pagamento della multa in questione in solido anche l'intermediario che ha trasmesso la richiesta di apertura della partita Iva. Sarà poi consentito chiedere la riapertura della partita Iva per chi ha subito la cessazione della posizione fiscale, ma per farlo il soggetto coinvolto sarà chiamato a presentare una fideiussione bancaria o assicurativa di 50.000 euro con validità triennale.