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16/05/2022 - SUD, PNRR PER RIDURRE IL DIVARIO

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è lo strumento guida per il nostro Paese nella fase attuale e lo sarà per i prossimi anni, orchestrando l'insieme di progetti, attività, iniziative che dovranno facilitare il raggiungimento della ripresa economica dopo le grandi difficoltà legate al periodo della pandemia. I fondi messi a disposizione col PNRR però devono essere utilizzati per raggiungere obiettivi considerati fondamentali e che non si limitano a ripristinare quella normalità interrotta a causa dei problemi sorti con la pandemia: si punta invece a imprimere un cambio di marcia globale avviando una fase di crescita a tutti i livelli. A tale proposito sono numerosi gli interventi che puntano a incentivare determinati cambiamenti, come ad esempio la crescita dell'occupazione giovanile, la riduzione delle differenze ancora, esistenti fra lavoratori e lavoratrici (anche in termini di salario) e la spinta per ridurre il gap ancora esistente fra diverse zone d'Italia, in primis fra le Regioni del Nord e quelle del Mezzogiorno. Nei giorni scorsi è stato messo in evidenza come proprio il Sud rappresenti uno dei soggetti maggiormente coinvolti in questa fase molto particolare, cone si evince del resto analizzando un dato di grande importanza legato proprio al PNRR: una fetta molto grande dei fondi messi a disposizione con il Piano Nazionale di Ripresa e è destinato proprio alle Regioni meridionali, che dovrebbero ricevere circa il 40% delle somme totali stanziate. Molto importante anche le considerazioni fatte riguardo al come utilizzare queste risorse, poiché si punterà sul mondo del lavoro e moltissimo spazio troveranno settori imprescindibili per la crescita tanto nel breve quanto nel lungo periodo, ossia istruzione, università e ricerca, con grande attenzione al miglioramento del sistema delle infrastrutture e dei trasporti.