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02/03/2022 - TABACCO, MISURE SEVERE CONTRO CHI VENDE AI MINORI

Il fumo rappresenta sicuramente uno dei più gravi e diffusi problemi per la salute dei cittadini in tutti i Paesi del mondo e ogni singolo Stato prova ad affrontare tale spinosa vicenda attuando determinate misure sperando si possano rivelare efficaci. A tale proposito la normativa dei singoli Paesi in Europa va a intersecarsi con quella di Bruxelles, anche per quel che concerne le sanzioni e i provvedimenti nel caso in cui tali regole vengano disattese e tra le voci più importanti in tal senso c'è quella relativa al divieto di vendere tabacco ai minori. La questione è stata affrontata di nuovo recentemente, poichè si è registrato l'intervento autorevole in merito da parte della Corte di Giustizia UE, secondo cui l'interesse a proteggere la salute umana (a maggior ragione se riguarda chi non ha ancora raggiunto la maggiore età) deve prevalere sul diritto in capo all'imprenditore di vendere prodotti del tabacco. In particolare, i giudici dell'Unione hanno specificato come ogni Stato membro abbia il pieno diritto di infliggere le sanzioni che reputa più opportune, affiancando quindi a quelle di carattere pecuniarie altre pene accessorie, comprese quelle di natura amministrativa, ai danni degli operatori economici che vendono tabacco ai minori. Per cui, in sostanza, è del tutto legittimo provvedere a sanzionare con la multa chi viola queste leggi, provvedendo altresì a sospendere la licenza all'esercizio dell'attività per un periodo di 15 giorni. In defintiva, quindi, secondo la Corte di Giustizia Europea, il cumulo di sanzioni messe in atto nel caso concreto avvenuto nel nostro Paese, viene definito «appropriato per conseguire l'obiettivo di proteggere la salute umana e di ridurre in particolare la diffusione del fumo tra i giovani».