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02/12/2021 - SPESE DETRAIBILI: NON TUTTE SONO NOTE

La detrazione fiscale è uno strumento di grande importanza a disposizione dei contribuenti e rappresenta una delle più efficaci armi a disposizione di cittadini e aziende per contrastare la pressione del Fisco e per alleggerire il carico. Nel nostro sistema normativo esistono dunque tante voci di spesa che sarebbe possibile portare in detrazione, ma non sempre gli aventi diritto conoscono tutte le possibilità esistenti in tal senso: disattenzione e superficialità sicuramente non aiutano, soprattutto se calate nella realtà farraginoso e complicata del nostro sistema fiscale. In attesa che la riforma dell'Erario prenda concretamente forma e che assieme a principi cardine come trasparenza, equità e sostenibilità venga prefissato anche l'obiettivo della semplificazione, è sicuramente un'ottima cosa avere un quadro il più ampio e completo possibile riguardo alle potenziali spese detraibili a cui si ha diritto. Una delle voci più note nel vasto insieme delle detrazioni è sicuramente quella relativa alle spese sostenute per la salute e a tale riguardo va ricordato che dalla somma totale pagata nel corso dell'anno solare di riferimento va sottratta la quota di 129,11 euro per detrarre il 19% dal risultato ottenuto. Ma se questa regola generale è sicuramente nota alla stragrande maggioranza dei contribuenti, va evidenziato come risultano decisamente meno conosciute diverse altre voci legate alle spese sostenute per la salute, cone ad esempio quelle riconducibili alle persone diversamente abili o quelle rateizzare in precedenza. Altre voci decisamente interessanti e che possono potenzialmente interessare una numerosa platea di beneficiari sono legate a settori diversi, ma anche in questo caso probabilmente molti contribuenti ignorano il diritto alla detrazione fiscale: si pensi a titolo di esempio alle spese per affitti di studenti fuori sede, come universitari, alunni di istituti tecnici o allievi del Conservatorio: ovviamente in presenza di un contratto di locazione regolarmente registrato, è possibile recuperare una parte della cifra destinata a tale spesa. Anche gli interessi da pagare sul mutuo ipotecario danno diritto al recupero del 19% del totale: in tal caso, conditio sine qua non è che il mutuo in oggetto abbia come obiettivo la costruzione dell'abitazione principale.