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12/11/2021 - MUTUI, LA RIPRESA ANCORA NON SI VEDE

L'avvento della pandemia che ha sconvolto il mondo intero ha avuto inevitabilmente gravi ripercussioni sui sistemi economici dei diversi Paesi, portando a drastici cambiamenti e rendendo difficile anche ora fare ipotesi, progetti o previsioni sul ritorno ai numeri di prima del Covid 19. Molte attività produttive, nel nostro Paese così come nel resto del mondo, stanno pian piano riprendendosi e in generale i dati sull'occupazione sembrano fortunatamente raccontare di una ripresa generale, seppur lenta e in molti casi incerta: tuttavia, grazie anche allo sforzo messo in atto dai vari Governi, vengono messe a disposizione tante risorse che dovranno servire proprio per rimettere in moto le diverse economie. In Italia si assiste a un processo di crescita che lascia ben sperare, anche se in generale non si è ancora ai livelli pre- Covid: tuttavia vige un certo ottimismo e il clima generale di fiducia è una spinta molto efficace per favorire la ripresa. Accanto a settori che sembrano aver ripreso vigore e un ritmo di crescita molto positivo, ve ne sono altri decisamente più in difficoltà: tra i "prodotti" ancora in ritardo nella fase di reazione alla crisi dovuta alla pandemia troviamo anche i mutui, seppur con eccezioni legate a determinate voci in particolare. Il saldo complessivo di questo specifico segmento di mercato, nel rapporto col 2020, resta negativo anche nel mese di ottobre, facendo segnare un calo del 16% rispetto al medesimo mese dell'anno scorso: tale dato complessivo prende forma nonostante alcune eccezioni parziali, come ad esempio la crescita dei mutui appannaggio degli under 35, che fanno registrare un aumento di 2,6 punti percentuali e che rappresentano una parte sempre più importante dell'intero mercato, rappresentandone ormai il 30% del totale. Così come era accaduto nell'anno precedente, anche nel 2021 si conferma il trend che vede prevalere come soluzione priviegiata dagli italiani quella delle richieste comprese nel range da 100.000 a 150.000 euro, di poco superiore rispetto a quella più esosa rappresentata dalla classe di importo che va da 150.000 a 300.000 euro; di notevole interesse anche il fatto che in 8 casi su 10 vengano presentati piani di rimborso che superano un arco temporale di 15 anni, a evidenziare come chi richiede un mutuo mantiene un atteggiamento sostanzialmente improntato alla prudenza e sceglie di non far gravare troppo sul bilancio mensile della famiglia il peso della rata.