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03/11/2021 - IMPRESE, IN CALO LE RICHIESTE DI CREDITO

Il ritorno alla normalità, seppur graduale e lento, prosegue in maniera costante, come si evince da una serie di indicazioni che confermano un trend positivo che, si crede e si spera, non ha ancora raggiunto il suo massimo potenziale, anzi: a dire il vero c'è grande fiducia nel fatto che una crescita stabile possa caratterizzare il prossimo anno, rilanciando l'occupazione e l'imprenditorialità. Ed è proprio nell'approccio da parte delle imprese a questa nuova fase che si notano sostanziali e significativi cambiamenti nel panorama lavorativo italiano: tra tutti, un dato balza immediatamente all'occhio ed è la necessità, per le imprese di casa nostra, di trovare sostegno appoggiandosi a enti creditizi, necessità decisamente meno viva. Parlando in termini percentuali, la richiesta di liquidità da parte delle aziende, in riferimento al terzo trimestre dell'anno in corso, è diminuita del 18,8% rispetto al medesimo periodo dell'anno scorso. E questa differenza così netta, unitamente ad altri dati di sicuro interesse, è emblematica di come le cose siano cambiate in questo 2021, soprattutto in rapporto alle illusioni, poi severamente frustrate, della seconda parte del 2020. Sicuramente oggi si riscontra un presente diverso e, cosa forse ancor più significativa, uno sguardo diverso al futuro, dove finalmente si può iniziare a programmare, investire e dare concretamente vita a una ripresa economica di cui il Paese ha assoluto bisogno e in cui il lavoro può giocare un ruolo di primissimo piano. Un aspetto decisamente positivo è che il ricorso al credito è diminuito in maniera pressoché trasversale, riguardando non solo aziende di specifiche dimensioni, ma sia quelle con un elevato numero di lavoratori e dal grande fatturato, sia quelle medie e piccole, fino a quelle individuali: tale considerazione merita di essere evidenziata anche per via dell'importanza cruciale che le pmi hanno avuto da sempre nel sistema produttivo ed economico italiano.