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29/10/2021 - LEGGE DI BILANCIO DA 30 MILIARDI

"L'anno che abbiamo vissuto e che entra nel suo ultimo bimestre - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - è un punto di svolta di grandissima importanza, una sorta di crocevia per il futuro del Paese che farà capire tante cose riguardo alla direzione da prendere al fine di lasciarci definitivamente alle spalle un periodo estremamente complicato per provare a dare vita a una fase nuova, dove la crescita economica è più che mai un'urgenza assoluta. E in questo momento davvero molto importante va a incastonarsi la Legge di Bilancio, ossia un documento sempre dal grande peso specifico per il suo significato - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e che, in questa situazione così particolare, assume una valenza ancora più marcata".

La comunicazione attesa è alla fine arrivata: dal Consiglio dei Ministri c'è l'ok all'approvazione della Legge di Bilancio, a siglare dunque un accordo estremamente delicato e sicuramente molto complesso, soprattutto considerando il particolare momento storico che stiamo vivendo. C'è molta pressione al riguardo ed è chiaro a tutti come determinate opportunità non possono, nella maniera più assoluta, andare sprecate. Le risorse mese a disposizione, i piani strategici come il PNRR, il sostegno straordinario per far fronte a una crisi economica drammatica nel momento di massima difficoltà a causa del Covid-19 e gli aiuti dall'Unione Europea, sono tutti fattori che devono essere adeguatamente utilizzati e fatti fruttare. Secondo quanto affermato a caldo proprio dai protagonisti della vita del Governo, la Legge di Bilancio in questione deve essere considerata come un provvedimento espansivo e quindi perfettamente in sintonia con gli obiettivi delle iniziative nominate prima. 

Tra gli obiettivi più importanti rientra sicuramente la volontà di intervenire per ridurre concretamente le tasse: al cospetto delle notizie diffuse in precedenza, in cui si prevedeva di stanziare 8 miliardi di euro a tale scopo, viene adesso annunciato che la somma da impiegare in tal senso sarà ancora più cospicua, fino a raggiungere la cifra di 12 miliardi di euro, poiché gli 8 miliardi a cui si faceva riferimento saranno utilizzati solo per Irpef e IRAP. A dare maggiore consistenza a tale ambizioso traguardo c'è poi un obiettivo a lungo termine, ossia portare il taglio delle imposte a 40 miliardi di euro nel triennio. Tale strategia andrà a completarsi attraverso una spinta per incentivare investimenti e spesa sociale, con un particolare occhio di riguardo per categorie ancora penalizzate, come ad esempio le donne e i giovani. Del resto le prospettive positive sono fondate su numeri e statistiche, tra cui anche le stime di crescita del PIL per il prossimo anno, già corrette al rialzo e portate dal 4,1% al 4,7%. 

"Tra riforme, incentivi per il lavoro e riduzione delle tasse sembra finalmente essere giunto un momento atteso da molti anni e a cui ormai in tanti non credevano più - è il commento dell'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e occorre farsi trovare pronti, avere fiducia ma rimanendo sempre estremamente lucidi. Sono a disposizione cifre importanti ma che non possiamo permetterci di usare male, perché il rischio è quello di attivare un corto circuito letale con un deficit pubblico sempre più ingombrante che diverrebbe quasi impossibile fronteggiare senza una crescita adeguata. Pertanto - conclude l'Amministratore Unico del Caf Italia - I prossimi mesi saranno decisivi sotto tanti punti di vista e attendiamo con grande interesse i prossimi sviluppi per renderci conto se, finalmente, saremo in grado di cogliere un'occasione forse irripetibile per la ripresa del nostro sistema economico, occupazionale e sociale".