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19/02/2021 - NUOVI MODELLI DI RIFERIMENTO PER IL SISTEMA FISCALE?

"La politica nostrana sta vivendo l'ennesimo momento fatto di dubbi e incertezze - è il commento della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e purtroppo occorre dare i conti con questo nuovo momento di instabilità e con meccanismi sempre molto delicati, con accordi e alleanze non sempre in grado di assicurare punti di riferimento sicuri. Ad ogni modo si sta lavorando molto per far sì che il nuovo corso possa continuare e anzi accelerare gli indispensabili processi di cambiamento in diversi settori. Come si sa da tempo - aggiunge l' Amministratore Unico del Caf Italia - il Fisco è indubbiamente fra le principali priorità in tal senso".

Le grandi aspettative sulla riforma fiscale annunciata con grande insistenza già da prima che la oandemia sa Coronavirus scompaginasse piani e progetti di qualsiasi genere non può essere comunque accantonata e, anzi, viene invocata da ogni direzione con una certa continuità. Non sembra essere ancora vicino l'accordo di massima fra i vari protagonisti della vita politica del nostro Paese e, tra ostruzionismo, mire elettorali e principi non condivisi fra i vari partiti, siamo sicuri che non sarà semplicissimo trovare una quadra in tempi rapidi. Tuttavia permane l'urgenza di mettere mano concretamente e con una certa forza a un sistema fiscale che è obsoleto e ormai non più in grado (da molto tempo in realtà) di stare al passo con le mutate esigenze sociali, economiche e politiche, e meno che mai con in mondo del lavoro profondamente cambiato e con una società che deve reagire anche alle gravi e impreviste difficoltà supplementari arrecate dal Coronavirus.

La riforma fiscale è dunque appuntamento ineludibile per la realtà del nostro Paese, rappresentando forse il momento più atteso nella, strategia di ripartenza e di ripresa economica. Un Erario efficace, efficiente, oltre che trasparente e accessibile, è uno dei capisaldi su cui basare la fase di risalita, su cui poggiare i progetti del futuro immediato. Tra i modelli di cui si parla in questo ultimi giorni, ha trovato spazio il sistema fiscale danese, proprio in virtù della solidità e dell'efficienza riscontrate in tale ambito nel Paese scandinavo. La Danimarca ha infatti un rapporto estremamente positivo fra gettito fiscale e Prodotto interno lordo, che si attesta al 46%: è uno dei dati migliori dell'intera area UE, in cui in media è di poco superiore al 40%. Gran parte del gettito fiscale danese viene utilizzato per spese sanitarie, esercito, cure mediche, trasporti pubblici, sistema scolastico e manutenzione delle infrastrutture del Paese.

"Una riforma strutturale e ben congegnata è da tempo una delle principali priorità del Paese - è la riflessione dell'amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e il tempo, in tal senso, stringe, per cui l'auspicio è che si possa presto arrivare a una soluzione utile per tutti, superando diatribe e interessi di parte. Reputiamo però che non si debba assolutamente abbassare la guardia relativamente alla lotta agli sprechi - aggiunge ancora la Dottoressa Maria Emilda Sergio - perché il corretto utilizzo delle risorse a disposizione è il primo, fondamentale passo per un futuro della collettività all'insegna della crescita e del rispetto della legalità".