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06/11/2020 - NUOVO DPCM, PROSPETTIVE E ATTESE

"Sta naturalmente facendo parecchio discutere, come del resto era ampiamente prevedibile, il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri - sono le parole della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - per via delle soluzioni proposte al fine di contenere la seconda ondata di Coronavirus. Le misure adottate, come era nell'aria da diversi giorni, sono state prese all'insegna della severità, con restrizioni importanti che investono tutto il territorio nazionale, e che in certe zone risultano ancora più stringenti. La sensazione generale è che il senso di frustrazione e la delusione siano papabili - continua la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e speriamo davvero che presto si possa giungere a risultati positivi e dare di nuovo a tutti i cittadini la possibilità di misurarsi con un quotidiano fatto di lavoro e di speranza".

Impossibile negarlo: l'arrivo dell'estate e la netta diminuzione del numero di contagi e di vittime in Italia, come in tanti altri Paesi del mondo, aveva illuso un po' tutti che lo spauracchio Covid-19 fosse stato messo alle spalle o quantomeno fosse ormai ampiamente sotto controllo. Purtroppo non è andata così e termini che tutto si auguravano fossero ormai un cattivo ricordo sono tornati invece di strettissima attualità: lockdown, restrizioni, quarantena, aumento dei contagi sono prepotentemente tornati alla ribalta gettando nello sconforto milioni e milioni di persone su tutto il Pianeta, con enormi dubbi sulla tenuta dei vari sistemi economici e con un'allarmante nuova stagione di inevitabile crisi occupazionale.

Per quel che concerne l'Italia, al malcontento generale di aziende, professionisti, lavoratori, alle prese con misure restrittive che rischiano seriamente di affossare migliaia di imprese e di mettere in seria difficoltà interi settori produttivi, si aggiungono ora le vibranti proteste di alcune regioni, penalizzate più di altre e in qualche caso non per i dati oggettivi relativi ai contagi, ma per inadeguatezza pesanti nella gestione della sanità che non nascono con la pandemia, ma che si trascinano da molti anni.

"La situazione generale sta davvero diventando complessa e la sensazione è che difficilmente le misure di sostegno approntate - sostiene l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - possano essere ritenute sufficienti. L'auspicio è che davvero la situazione non degeneri e che si riescano a trovare soluzioni che tutelando la salute dei cittadini siano allo stesso tempo efficaci per dare speranza e salvaguardare l'economia. In questo difficile contesto - conclude l'Amministratore Unico del Caf Italia - la realizzazione di una riforma fiscale seria e coraggiosa potrà giocare un ruolo davvero cruciale".