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03/11/2020 - SUPERBONUS PER ABITAZIONI A USO PROMISCUO, CHIARIMENTI

È molto frequente il caso di professionisti operanti nei più svariati settori lavorativi che svolgono buona parte della propria attività nel medesimo immobile utilizzati come abitazione; ciò avviene per questioni di praticità, perché magari non ci sono particolari esigenze di spazio e non occorre una struttura dedicata, e questo a volte consente pure di avere un risparmio economico non trascurabile. A tal proposito molte discussioni vertono sul dubbio relativo alla possibilità che un libero professionista possa accedere ai benefici previsti dal Superbonus nel caso che abbia destinato una porzione della propria abitazione allo studio professionale e dalla contabilità di questo si deduca una parte dei costi relativi alle utenze. Ad oggi sia le leggi esistenti che la prassi non hanno affrontato in concreto questa fattispecie precisa, ma gli strumenti normativi ad oggi esistenti fanno intendere che in caso di immobili a uso promiscuo di tale genere sia possibile avere accesso al superbonus per eventuali interventi, anche se va sempre tenuto conto che i soggetti ammessi a tale beneficio sono esclusivamente le persone fisiche. In definitiva, se non si modifica la natura catastale dell'immobile e questo viene utilizzato a titolo abitativo e solo in maniera residuale per l'esercizio della propria attività lavorativa, non dovrebbe avvenire l'esclusione dall'agevolazione in oggetto.