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20/04/2020 - REGIME FORFETARIO E LIMITI DA RISPETTARE: CHIARIMENTI DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE

I lavoratori che rientrano nel variegato universo delle partite iva sono numerosissimi e non sempre è facile, per questi soggetti, destreggiarsi in maniera sicura e chiara tra le diverse forme di inquadramento esistenti in merito. Limiti reddituali, scadenze, requisiti di sorta, sono soltanto alcuni degli aspetti che un lavoratore deve conoscere per poter capire in quale categoria può o conviene eventualmente inserirsi. Una delle forme più gettonate negli ultimi tempi è indubbiamente quella che risponde al nome di “regime forfetario”. A tal proposito sono arrivati alcuni chiarimenti importanti da parte dell’Agenzia delle Entrate: in particolare, mediante la Risposta n. 102 datata 14 aprile 2020, si provvede a fornire informazioni su un tema specifico proposto da un contribuente. Il soggetto chiedeva se fosse possibile continuare ad avvalersi del regime forfetario nel corso del 2020 considerando che aveva percepito, nell’anno precedente, un reddito da pensione inferiore al limite previsto di 30mila euro, limite però superato se si considerava anche un arretrato Inps percepito in via straordinaria (relativo all’anno 2018). A tal proposito le Entrate hanno evidenziato come i redditi straordinari non vanno sommati in questa circostanza (ossia ai fini del calcolo del limite per poter usufruire del regime agevolato in questione) a quelli ordinari, per cui la soglia dei 30mila euro va considerata rispettata nel caso specifico; di conseguenza, viene confermato per il 2020 il diritto del contribuente ad avvalersi del regime forfetario.