Iscritto all'Albo CAF del Ministero delle Finanze n.00066




click 350 Originale Aumenta Aumenta PDF Stampa Indietro

05/03/2020 - UN PLAUSO ALLA MAGGIORE EFFICIENZA NEI CONTROLLI, MA URGE UN FISCO PIŁ EQUO E SOSTENIBILE

“La necessità di tutelare il più possibile le Casse dello Stato, intese come sede della ricchezza del Paese e quindi di ogni singolo cittadino, garantendo il rispetto delle regole – è quanto afferma la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia – è ormai un’esigenza ineludibile che va soddisfatta attraverso l’utilizzo di tutte le risorse a disposizione, a cominciare dalla collaborazione fra tutti gli enti e le istituzioni che hanno come compito proprio la salvaguardia della legalità. Di conseguenza, anche per quel che concerne le regole in ambito fiscale – aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio – è auspicabile che venga raggiunto il massimo livello possibile di efficienza, senza però che tale scrupolosità e tale rigore vengano concepiti come un torto fatto ai contribuenti”.

Il tema dei controlli fiscali non raccoglie ovviamente le simpatie dei contribuenti, i quali arrivano a temere di finire stritolati nella morsa congiunta di Fisco, burocrazia e organi di controllo di vario genere. Ma questa sorta di sindrome di accerchiamento percepita da moltissimi cittadini è in realtà frutto sì di un’azione amministrativa e di controllo spesso farraginosa e troppo complessa, ma anche di una storia nostrana fatta di enormi perdite per l’Erario a causa di fenomeni di evasione ed elusione fiscale di massa. Il concetto che la sottrazione indebita di somme, anche molto importanti, alle casse dello Stato sia da considerare un male minore, un’azione giustificabile se non addirittura comprensibile, ha purtroppo caratterizzato per troppo tempo la realtà italiana, finendo però per danneggiare in maniera oltremodo pesante l’intero sistema economico.

Ad oggi quindi, all’intensificarsi delle attività di controllo, emerge un volto particolarmente severo del Fisco, che si muove spesso al limite del rispetto della privacy e fatica nel suo intento di mostrarsi giusto ed equo, anche perché da questo punto di vista rimane sicuramente ancora tanto lavoro da fare. Di conseguenza, numerosi strumenti utili come il redditometro, lo spesometro e qualsiasi altra ama a disposizione del Fisco per effettuare controlli, analisi e valutazioni, rischia di apparire come esagerata, ingiusta e fuori luogo. Oggi sicuramente rischiano di finire sotto la lente di ingrandimento soprattutto i liberi professionisti e, più in generale, quei comportamenti sospetti come tutte le spese considerate dalle Entrate come troppo alte in confronto a quanto dichiarato dai contribuenti. Si pensi ad auto o case di lusso, a lavori di ristrutturazione e ammodernamento troppo esosi o a cene troppo frequenti e costose, a viaggi economicamente impegnativi, all’acquisto di oggetti di valore.

“Indubbiamente va fatto un plauso alla maggiore efficienza di chi, tutelando il rispetto delle regole, tutela tutti i cittadini – è quanto ribadisce l’Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio – e speriamo che si possa continuare a dare battaglia all’evasione con ogni mezzo possibile. d’altro canto però occorrerebbe dare un nuovo volto al Fisco – conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio – rendendolo equo, trasparente e meno complesso. Solo così sarà possibile attuare una rivoluzione innanzitutto culturale su un tema tanto sfuggente e complesso, quanto importante per il nostro sistema economico, sociale e culturale”.