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27/08/2019 - NEGOZI, REGIME AGEVOLATO OK ANCHE CON CANONE VARIABILE

Il tema delle locazioni presenta numerose variabili di cui è bene tenere conto per capire se si ha, da contribuenti, diritto a ricorrere a particolari trattamenti o se è possibile prendere come riferimento norme in qualche modo vantaggiose. A tale proposito, l’Agenzia delle Entrate si è recentemente pronunciata relativamente a una questione particolare riconducibile per l’appunto al tema in oggetto, evidenziando un aspetto specifico che interesserà di sicuro tanti cittadini. Per la precisione, mediante la risposta 340 del 23 agosto 2019 sull'applicazione della sostitutiva con l'aliquota del 21% per gli immobili classificati nella categoria catastale C/1 (negozi) di superficie inferiore a 600 metri quadrati, le Entrate chiariscono che la previsione contrattuale nel contratto di locazione, che fa dipendere la quota variabile del canone dal fatturato del conduttore non è di ostacolo all'assoggettamento del contratto alla cedolare secca. In definitiva, quindi, il regime della cedolare secca per i negozi con contratto di locazione che prevede un canone variabile, è possibile. L’Agenzia delle Entrate a completamento di quanto sopra descritto, aggiunge inoltre che la possibilità di determinare il canone di locazione (tenendo conto anche dei ricavi del negozio) rientra nella libertà accordata alle parti di determinare il contenuto del contratto e non integra una determinazione privatistica della misura di indicizzazione, né un aggiornamento del canone.