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30/07/2019 - CESSIONE ECOBONUS, CHIARIMENTI SU BONIFICO E FATTURA

La possibilità di cedere l’ecobonus rappresenta un’opzione che tanti contribuenti hanno deciso di sfruttare: permangono però ancora alcuni dubbi interpretativi che spingono a richiedere chiarimenti agli addetti ai lavori. Di recente è arrivato un intervento in tal senso dell’Agenzia delle Entrate, mediante la risposta n. 309 datata 24 luglio 2019: in essa viene sostanzialmente evidenziato che al verificarsi del sopracitato caso di cessione dei benefici riconducibili per l’appunto all’ecobonus, è sì necessario che la fattura indichi il corrispettivo dovuto interamente, ma che il bonifico può poi essere inferiore alla fattura. Il credito di imposta relativo all’agevolazione di cui parliamo può essere ceduto in favore di diversi soggetti, ossia: fornitori dei beni e servizi necessari alla realizzazione lavori; altri soggetti privati quali persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d'impresa, società ed enti, diversi dai fornitori, sempreché collegati al rapporto che ha dato origine alla detrazione; istituti di credito e intermediari finanziari, nella sola ipotesi in cui il credito sia ceduto dai soggetti incapienti. Tutto ciò è riconducibile al provvedimento n. 100372/2019 dello scorso 19 aprile. La risposta del 24 luglio sempre a firma delle Entrate quindi va a riempire un altro tassello interpretativo in materia, rendendo più chiaro un tema recente ma di grande impatto e molto diffuso.