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21/05/2019 - ACQUISTO TITOLI DI SOSTA, PER LA FATTURAZIONE TUTTO RESTA COME PRIMA

La materia fiscale, vasta e molto spesso complessa, presenta quotidianamente situazioni la cui interpretazione non risulta essere facile o immediata: il ricorso alle istituzioni preposte è costante al fine di dirimere i dubbi e fornire chiarimenti di grande importanza in quanto poi utilizzabili in casi simili. Di recente è stato trattato l’argomento del corretto trattamenti dell’Iva per quel che concerne l’attività di acquisto di titoli di sosta da parte dei parcheggiatori e la vendita successiva agli utenti finali: a tal proposito, si è reso necessario l’autorevole intervento dell’Agenzia delle Entrate, che ha espresso il suo parere e dato quindi le dovute spiegazioni per mezzo della risposta all’interpello n. 135 del 9 maggio 2019. I dubbi, nell’occasione qui trattata, erano riconducibili alle conseguenze della recente normativa che ha visto l’introduzione della fatturazione elettronica e a tal proposito le Entrate hanno evidenziato come le vendita di titoli di sosta di gestori istituzionali rappresentano operazioni fuori campo Iva e certificate attraverso la ricevuta che la società istante emette a proprio nome; stesso discorso per quanto riguarda le cessioni di titoli di sosta dei gestori privati che rientrano nel regime monofase, certificate per mezzo di ricevuta emessa dall’istante col proprio nome, senza la separazione dell’indicazione dell’imposta. Nell’ultimo caso citato, qualora l’utilizzatore finale sia un soggetto passivo Iva e faccia richiesta di fattura, si procederà con l’applicazione della fatturazione elettronica. In sostanza, dunque, tutto resta invariato per le regole di fatturazione in merito alla tematica qui affrontata.