La risposta all'interpello n. 87 dell'Agenzia delle Entrate, risalente al 25 marzo 2019, chiarisce un punto molto importante in merito a una questione ritenuta da sempre abbastanza controversa: si tratta, nello specifico, della possibilità di ritenere legittima la scissione di una società senza ravvedere in tale atto un illecito mirante all'ottenimento di un vantaggio tributario indebito. Come spesso accade, il chiarimento in questione si lega a un caso specifico che ha portato le Entrate a intervenire con una comunicazione ufficiale, nel quale si evidenzia come la scissione realizzata al fine di dividere in due una società per superare i contrasti fra i soci, se operata rispettando le prescrizioni normative, è da ritenersi neutra a livello fiscale. Per l'Agenzia, nel caso specifico, la richiesta di scissione non prospettava elusione fiscale, ma era da considerarsi fisiologica nel consentire ai titolari di continuare l'attività in maniera separata; inoltre, nel realizzare il passaggio del patrimonio societario alle due società beneficiarie, non si verificava la fuoriuscita degli elementi trasferiti dal regime ordinario d'impresa.